CONVIVIO TRADIZIONALE
Telethon e Alberghiero Salvemini: cena benefica al grido di 'io esisto'
Si è tenuto per il quarto anno consecutivo l'appuntamento nella sala Agape dell'istituto fasanese con la partecipazione di tanti cittadini
FASANO – Educare vuol dire anche dare lezioni di vita. E da quattro anni all'istituto alberghiero “Salvemini” di Fasano una delle occasioni viene data dal convivio di beneficenza a favore di Telethon, una delle principali charity italiane che finanzia le ricerche eccellenti indirizzate alla cura delle malattie genetiche rare. Ieri sera (giovedì 31 gennaio), nella sala Agape dell'istituto fasanese, come detto, si è tenuta la tradizionale cena a cui hanno partecipato in tanti. «Sono davvero contenta di avere tanta gente a questo nostro appuntamento – ha spiegato la dirigente del Salvemini Rosanna Cirasino –. Vorrei sottolineare l'impegno dei nostri studenti e dei nostri docenti, sia del corso ordinario che di quello serale, per la preparazione della cena. Un filosofo amava sottolineare come una personalità viene forgiata da tre componenti importanti; la mente, il cuore e la mano. Ebbene, i nostri ragazzi e tutti voi le avete messe in questa serata».
La dirigente ha poi lasciato la parola al coordinatore per le province di Brindisi e Taranto di Telethon, Franco Cappelli. «Il connubio con il Salvemini va avanti da anni – ha sottolineato -. Siamo qui per raccogliere fondi per la ricerca d'eccellenza. Grazie a Telethon molte malattie genetiche nel corso degli anni hanno trovato una cura e altre sono ormai prossime a farlo. Telethon fa rientrare le nostre migliori menti dall'estero e finanzia oltre 1500 gruppi di lavoro dando lavoro a migliaia di persone». Cappelli ha anche illustrato il motto 2013 di Telethon, “Io esisto”, parole che campeggiavano anche sulla brochure distribuita per l'occasione. A campeggiare, sulla carta, la foto di Gabriele, bambino affetto da una malattia genetica che lo costringe sulla sedia a rotelle; Nadia, madre di Francesco, un bimbo che non può camminare a causa di una grave malattia, che dice “io esisto” per chiedere attenzione e perché non c'è malattia che possa togliere a un genitore la forza di costruire un futuro per i propri figli; Samuel, otto anni, nato con un difetto genetico al sistema immunitario e che dice “io esisto” con gioia da quando la sua malattia è stata guarita grazie a una terapia individuata dai ricercatori Telethon; Alessandro, uno dei ricercatori di Telethon, che grida “io esisto” facendosi portavoce di tutti i ricercatori italiani che con talento, passione e tenacia lavorano perché possa esistere presto una cura per un numero sempre maggiore di malattie. E “io esisto” lo hanno urlato ieri sera anche gli studenti dell'Alberghiero, da chi ha lavorato in sala e a quelli che hanno sudato in cucina, perché hanno dato dimostrazione di professionalità finalizzata a giusta causa.
Ai commensali intervenuti è stato offerto un menù di altissimo livello: pavè di misticanza delle Murge e funghi cardoncelli con focaccina con cipolla di Acquaviva e sbuffo di ricotta forte come antipasto, due i primi ovvero riso Carnaroli e Venere integrale con ragout di arance del Golfo e fiordaliso e a seguire tortelli di giuncata e rucola con pesto di zucchine, noci e semi di papavero; come secondo filetto di maialino in crosta di erbe aromatiche, cestino di patata con sedano, asparagi e melanzana, salsa demi-glace e melacotogna; infine il dessert con bavarese vanigliata al rhum, mousse di cioccolato fondente e crema inglese. Il tutto bagnato con vini delle Cantine Brancasi di Brindisi. Il ricavato della serata, come reso noto dal professor Giovanni Legrottaglie, ha toccato le mille euro, piccola ma comunque grande linfa per il mondo della ricerca.
di Alfonso Spagnulo
01/02/2013 alle 02:59:25
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