ALTRO BALZELLO
Dopo l'Imu in arrivo un'altra supposta per i fasanesi: la Tares
La nuova tassa andrà a sostituire la vecchia Tarsu ma oltre ai rifiuti riguarderà pubblica illuminazione e manutenzione strade
FASANO – Fasanesi preparatevi. Dopo l'Imu ecco che è alle porte un'altra “sgradita” sorpresa”, una nuova tassa che farà non poco discutere. La notizia è sul numero in edicola di Osservatorio. La tassa in questione si chiama Tares, acronimo di “Tassa sui rifiuti e sui servizi”. Questo tributo sostituirà la Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e servirà per finanziare i cosiddetti “servizi indivisibili” erogati dal Comune, vale a dire quei servizi di cui beneficia l'intera collettività, ma per i quali non è possibile effettuare una suddivisione in base all'effettiva percentuale di utilizzo individuale, come ad esempio la pubblica illuminazione e la manutenzione delle strade. La prima rata, prevista inizialmente per fine aprile, è stata rinviata a fine luglio per evitare ulteriori tensioni sociali. Il Comune di Fasano ha tempo fino a giugno per approvare la delibera e cambiare le tariffe attualmente in vigore, che saranno modificate, dopo ben 24 anni, seguendo gli indici di riferimento dati dal Governo, per la produzione di rifiuti delle varie categorie.
«La differenza sostanziale tra la Tares e la Tarsu riguarda le locazioni di breve durata, di periodo inferiore ai sei mesi: in questo caso il legislatore ha previsto che debba pagare il proprietario – spiega il vicesindaco Gianleo Moncalvo -. Si pagheranno inoltre i servizi indivisibili, come la pubblica illuminazione e la manutenzione delle strade. Quindi la Tares diventerà in parte tariffa (relativamente ai rifiuti), in parte imposta (sui servizi indivisibili). Per pagare tali servizi bisognerà versare, rispetto alla vecchia Tarsu, ulteriori 30 centesimi al metro quadro, eventualmente elevabili fino a 40 centesimi a discrezione dell'amministrazione comunale. Con l'entrata in vigore della Tares, inoltre, bisognerà obbligatoriamente coprire l'intero costo pagato dai Comuni per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti: il Comune di Fasano che col nuovo appalto della nettezza urbana pagherà circa 6 milioni di euro all'anno, dovrà quindi necessariamente recuperare, attraverso la Tares, l'intera somma». Dunque, l'aumento di tariffa relativo alla voce “rifiuti” verrà determinato dal concomitante effetto della crescita del costo di appalto e dell'obbligo, per le casse comunali, di recuperare dai cittadini l'intera somma. Per quanto concerne la quota relativa ai “servizi indivisibili”, sebbene la Tares sia un tributo comunale, lo Stato tratterrà i 30 centesimi aggiuntivi (al metro quadro). Di conseguenza, non farà nessuna differenza se il Comune spenderà per la pubblica illuminazione e la manutenzione stradale 1.280.000 euro (come avviene attualmente) o un'altra somma maggiore o minore, perché la copertura del servizio riguarderà solo i rifiuti. Essendo attualmente la Tarsu già a carico dei cittadini, a Fasano, per il 93%, l'aumento dell'imposta necessario al raggiungimento della totale copertura sarà nell'ordine del 7%, a cui bisognerà aggiungere la quota da 30 a 40 centesimi al metro quadro per i servizi indivisibili. In base ad un nostro calcolo è prevedibile che una famiglia con un'abitazione di circa 100 metri si ritroverà con un aumento di circa 60-70 euro.
E' ancora presto per capire se il Comune di Fasano si avvarrà della possibilità di aumentare la quota di imposta sui servizi indivisibili. L'assessore Moncalvo sull'argomento è cauto. «Tendenzialmente siamo orientati a mantenere la tariffa base – dice il vicesindaco -, salvo poi dover verificare la necessità di aumentarla. Bisogna capire che lo Stato non taglierà i trasferimenti basandosi sull'effettivo corrispettivo pagato dai cittadini, ma sulla stima delle superfici su cui imporre i 30 centesimi a metro quadro. Ma la tassa non la pagano tutti. Quindi lo Stato tratterà sicuramente i 30 centesimi su tutte le superfici imponibili, ma il Comune non incasserà certo tutti i soldi, considerato che c'è sempre una percentuale di cittadini che evadono le tasse». La notizia positiva è che in futuro saranno previsti sconti per i cittadini più diligenti nella raccolta differenziata dei rifiuti. Intanto, nell'attesa che il merito venga applicato alla Tares i contribuenti fasanesi si rassegnino a dover nuovamente metter mano al portafogli.
di Paolo Pinto
28/01/2013 alle 03:18:35
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