ATTUALITà
La scolaresca perde l’aereo, la posizione di alcuni genitori
Chiesta una quota integrativa per compensare le spese aggiuntive per il rientro a casa

Fasano – Si accende la polemica sull'avventura capitata agli studenti della scuola media “Collodi-Bianco” di Fasano per la gita scolastica svoltasi dal 5 al 7 marzo con tappa ad Auschwitz-Birkenau. L'intera scolaresca che ha perso il volo di rientro dalla Polonia dopo un viaggio di istruzione. Tutte le famiglie dei ragazzi partecipanti potrebbero essere costrette a pagare 10.856 euro (circa 350 euro a studente), perché per tornare in Italia l'agenzia di Viaggi ha dovuto riprogrammare il rientro con un altro volo Cracovia-Roma e trasferimento a Fasano in Pullman.
Al momento dell'imbarco, nell'aeroporto di Cracovia i ragazzi pur essendo giunti in orario, non sono riusciti a imbarcarsi in tempo e l'aereo è ripartito senza di loro. Si può immaginare lo stato di agitazione dei ragazzi che erano costretti a rimanere in aeroporto. Per fortuna è stato individuato e prenotato il primo volo utile, che ha comportato un ulteriore esborso di circa 11.000 euro. La scolaresca è così rientrata regolarmente a Fasano.
Ma giorni scorsi, però, i genitori si sono visti recapitare dalla scuola una lettera con cui si proponeva di versare una quota aggiuntiva di 350 euro a studente per i costi ulteriori del viaggio per poter rientrare a casa. La richiesta di integrare le spese del viaggio è stata recapitata anche agli insegnati accompagnatori. Parte dei genitori però non sono d'accordo, anche perché avevano già versato 685 euro rispetto ai 540 del primo preventivo. La scuola, dal canto suo, ha già fatto sapere di non potersi accollare quegli 11.000 euro non previsti, in quanto prefigurerebbe un danno erariale.
Su questa vicenda abbiamo sentito un genitore, che ha preferito mantenere l'anonimato.
«Dal primo momento, vista l'emergenza venutasi a creare, la dirigente ha, prima di tutto e prontamente pensato di risolvere il problema nel miglior modo possibile, preoccupata di far tornare i ragazzi a casa. Di questo gli siamo grati. A differenza di alcuni genitori ritengo, con parecchi altri, che sia giusto, nei limiti delle proprie disponibilità, sgravare il più possibile la dirigente scolastica e la scuola dalle spese aggiuntive sostenute per il rientro. Si potrebbe anche intervenire, in maniera anonima, per aiutare chi non è realmente nelle condizioni di pagare l'ulteriore costo. Va ribadita la gratitudine alla dirigente per l'impegno profuso nel risolvere l'incresciosa vicenda. Un grazie va anche alle docenti che con la loro disponibilità, cosa sempre più rara, hanno consentito ai nostri figli di poter vivere un'esperienza così importante come la visita ad Auschwitz-Birkenau, che sicuramente li avrà arricchiti e sensibilizzati rispetto agli orrori del passato».
di Redazione
01/04/2025 alle 12:36:53
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