Themis Festival chiude con un messaggio di legalità e speranza a Fasano

Fasano - Si è tenuto nella mattinata di ieri, lunedì 24 marzo, nell'auditorium del “Da Vinci” l'ultimo appuntamento del Themis Festival, organizzato dall'associazione Legalitria.   

L'evento, moderato dall'avv. Attilio Simeone, presidente dell'associazione Antiracket ed Antiusura “Gaetano Giordano e Rita Atria”, ha visto partecipare i ragazzi e le ragazze del Presidio scolastico Libera di Fasano, e delegazioni di studenti e studentesse provenienti dalle scuole di Fasano, Cisternino, Alberobello, Locorotondo e Martina Franca.     

Dopo i saluti di rito da parte della Dirigente del “Da Vinci” Vita Ventrella, i presenti hanno in primis dialogato con il magistrato Luca Tescaroli, capo della Procura di Prato, a proposito del suo libro “Obiettivo Falcone”, ricco ovviamente di riferimenti al lavoro dell'ospite, che si è occupato delle stragi di Capaci e via D'Amelio e che sta indagando sui mandanti occulti della stagione stragista del 1993 e 1994. Non sono mancate domande strettamente correlate all'attualità, riguardanti la presenza delle mafie oggi nella società, le differenze rispetto al passato, le difficoltà frutto del ricoprire determinati incarichi, il peso della responsabilità alla luce anche della tragica fine di diversi colleghi. Oltre ad aver soddisfatto queste curiosità, Tescaroli ha rimarcato la necessità di credere sempre fermamente nelle Istituzioni, senza dimenticare quanto è accaduto, senza mai perdere di vista la legalità e collaborando costantemente affinché non venga mai messa in secondo piano. Prezioso è stato anche l'intervento di Piera Aiello, testimone di giustizia inserita dalla BBC nella lista delle 100 donne più influenti del mondo, alla quale è stato chiesto quando e perché si è convinta a passare dalla parte dello Stato e quindi della legalità, abbandonando il mondo che le era appartenuto. L'onorevole ha raccontato di aver lottato sempre e di essersi ribellata non appena conosciuta la realtà del suo ex marito, sopportando anche violenze fisiche, con la certezza che questa sua battaglia contro la corruzione sia stata la scelta giusta e che solo così un giorno potranno essere sconfitte le mafie.

Collegato in videoconferenza è stato protagonista della mattinata anche Salvatore Borsellino, leader del movimento “Agende Rosse”, al quale studenti e studentesse hanno domandato cosa lo ha spinto a diventare un attivista. Il fratello minore di Paolo Borsellino ha riferito di essere stato “più codardo” rispetto al germano, essendo anche fuggito, per poi comprendere l'importanza della lotta, anche alla luce del sacrificio del congiunto. Citando le parole del fratello Paolo, determinanti sono i giovani, che devono essere in prima linea, con la grinta e con la freschezza dell'età, nella battaglia possono fare meglio rispetto a quanto fatto in passato. 
Tra i presenti si segnala anche la dott.ssa Maria Antonietta Olivieri, Viceprefetto Vicario di Brindisi, del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in collegamento ma intervenuto a sua volta nel dibattito, e di numerose autorità scolastiche, civili e militari.          
Importante infine anche il brillante racconto da parte della studentessa Emanuela Pali, frequentante il 5° Classico del “Da Vinci”, dell'esperienza vissuta in prima persona a Trapani venerdì scorso in occasione del corteo per la XXX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Si è conclusa dunque nel migliore dei modi la seconda edizione del Themis Festival, con l'associazione Legalitria che si conferma impagabile nel suo impegno nel territorio nella promozione della cultura della legalità e della lotta contro le mafie.