SICUREZZA STRADALE
Nuove norme per il conseguimento della patente di guida, al fine di aumentare la sicurezza sulle strade
Dal 19 gennaio è entrato in vigore il decreto legislativo n.59 del 18 aprile 2011. Addio al patentino, porte aperte all'Europa.
PATENTE DI GUIDA - E' entrato in vigore pochi giorni fa, (precisamente il 19 gennaio), il decreto legislativo n.59 del 18 aprile 2011 che apre uno scenario tutto nuovo nel mondo del conseguimento delle patenti di guida. Lo scopo è di aumentare il livello di sicurezza stradale, nonché di favorire la circolazione in Europa a tutti coloro che otterranno il titolo di guida in Italia.
Le maggiori novità riguardano i minorenni. Esce di scena, infatti, lo storico "patentino", in funzione di una nuova normativa dedicata alle minicar e agli scooter. Banditi, dunque, i corsi scolastici che permettevano ai ragazzi di ottenere il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore. Al contrario, viene introdotta la categoria AM, che prevede la partecipazione a un corso presso un'autoscuola, o un esame da privatista, per conseguire il nuovo "brevetto" che consente ai 14enni di guidare ciclomotori a due o tre ruote e quadricicli leggerei. Ma c'è di più, dal compimento del 16esimo anno d'età, la patente AM potrà essere utilizzata per circolare nel resto del territorio Ue.
Altra novità fondamentale è, inoltre, che anche la nuova versione del "patentino" prevede la decurtazione dei punti in caso di infrazioni più o meno gravi al codice della strada. Questo, come detto, per cercare di sensibilizzare ulteriormente i giovani al rispetto delle norme, limitando, per quanto possibile, il rischio di incidenti. Lo stesso provvedimento continua, poi, ad essere raddoppiato per chi ha conseguito da meno di tre anni qualsiasi tipo di patente. Infine, non cambia la regola che impedisce ai minorenni di trasportare passeggeri a bordo del proprio scooter o della propria minicar.
Le innovazioni riguardano, però, anche le altre tipologie di patenti. In breve, il decreto prevede l'introduzione di numerose sottocategorie che restringono il cerchio dei mezzi di trasporto utilizzabili con ciascun titolo. Le patenti passano, infatti, da 9 a 15. Ad esempio, i certificati C e D vengono sostituiti dai C1 e D1, conseguibili rispettivamente al compimento dei 18 e dei 21 anni, che limitano il numero di passeggeri trasportabili e la massa dei veicoli utilizzati. Solo al raggiungimento dei 21 e dei 24 anni, poi, sarà possibile acquisire le "classiche" patenti C e D, attraverso un ulteriore esame pratico.
Tutti i cambiamenti introdotti dal decreto, però, riguarderanno le patenti conseguite dal 19 gennaio in poi. Per coloro che, alla data in oggetto, possiedono già un titolo di guida, dunque, la situazione rimane invariata. Chissà se le nuove restrizioni legislative favoriranno davvero la riduzione di incidenti e renderanno le nostre strade sempre più sicure. Quel che è certo è che una maggiore responsabilizzazione da parte di chi impugna un volante, non può che contribuire ad arginare il fenomeno delle morti su strada.
di Claudia Turchiarulo
22/01/2013 alle 11:20:32
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