GIORNATA DEL RICORDO
La Giornata del Ricordo all’IISS “Da Vinci”
L’istituto fasanese ha celebrato il 10 febbraio con uno spettacolo teatrale e di musica, alla presenza delle autorità locali e del prefetto di Brindisi, dott. Carnevale
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Fasano - C'è chi tenta ancora di specularci politicamente, relegando a poche battute di rito il dramma di migliaia di italiani. Eppure, la Giornata del Ricordo, istituita nel 2004 con la legge 92, ridà dignità alla tragedia: l'esodo giuliano-dalmata rappresenta una ferita che deve essere ricordata senza colore politico.
L'IISS “Da Vinci” quest'anno ha voluto celebrare il 10 febbraio con uno spettacolo teatrale, di danza e musica, in cui gli studenti hanno compiuto una sintesi storica dettagliata, ma soprattutto emotiva. Come ha affermato la dirigente Ventrella, la scuola si deve porre l'obiettivo non solo di ricostruire i fatti storici, ma di far entrare gli studenti nel cuore delle tragedie, come quella delle foibe.
La Giornata del Ricordo nell'auditorium del “Da Vinci” è cominciata con l'esecuzione musicale dell'Inno di Mameli da parte degli studenti dell'IC “G. Galilei” di Pezze di Greco in collaborazione con gli alunni dell'IC “G. Pascoli – Giovanni XXIII” di Fasano.
Sul proscenio sono poi intervenute le autorità locali. Lungo e intenso l'intervento della vicesindaco Luana Amati: nel suo discorso ha voluto ricordare l'appuntato Pasquale Guarini, di Montalbano, che fu dato per scomparso nel 1945 proprio in Istria, anche lui infoibato. A seguire hanno portato i propri saluti anche la dott.ssa Angela Tiziana Di Noia, dirigente USR Puglia dell'Ufficio IV nell'ambito territoriale di Brindisi, e il dott. Giuseppe Silipo, direttore generale USR Puglia: entrambi hanno sottolineato da un lato l'interpretazione emotiva del “Da Vinci” di quelle circolari “formali” che giungono dagli uffici; dall'altro la grande accoglienza della Puglia dimostrata anche durante l'esodo giuliano-dalmata tra il 1943 e il 1947.
Accorato anche il saluto del prefetto di Brindisi, dott. Luigi Carnevale, non nuovo a Fasano. Il prefetto ha ringraziato le scuole per essere terreno fertile di riflessione, con l'augurio che le nuove generazioni possano imparare dalle tragedie passate per evolvere e non commettere i medesimi errori.
Spente le luci, quindi, lo spettacolo dei ragazzi ha avuto inizio; giovani studenti, con valigette alla mano, hanno fatto il loro ingresso, simbolo di quell'esodo che ha costretto migliaia di connazionali a fuggire dalla furia razzista delle squadre di Tito. Intensa la recitazione, accompagnata da coreografie e musica dal vivo commoventi. Gli studenti del “Da Vinci”, guidati dai professori Iacovazzi, Corelli e Di Leo, hanno onorato così il ricordo di un evento storico ancora poco conosciuto. Come ha dichiarato il presidente Mattarella, «troppo a lungo parole come “foiba e infoibare” furono sinonimi di occultamento della storia».
di Sara Altamura
11/02/2025 alle 06:40:38
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