Buona risposta di pubblico per il concerto «Benedetto sia lo giorno»

Fasano - Una serata molto speciale quella del 22 dicembre, in cui si è tenuto il Concerto di Natale 2024, “Benedetto sia lo giorno”, a Cocolicchio. La chiesa antica ha ben accolto le magnifiche musiche suonate alla chitarra classica da Vito Fiore, alla lira da Vania Palumbo e la suggestiva voce di Natalizia Pinto, che ha letto con pathos laudi antiche e diversi suoi componimenti, tra cui versi ispirati a frammenti di Liturgie eucaristiche antiche. I temi toccati dalla Pinto sono legati al bisogno di saggezza nel mondo, al bisogno di pace, suggerita anche dall'atmosfera dei luoghi, come nelle poesie “La nebbia nel Canale” e “Neve”, al bisogno di protezione, come nella poesia “La Madonna dell'Odigitria” che, nella bellezza dell'umiltà, indica il giusto cammino. Tutte le letture della poetessa sono state magistralmente commentate da Vania Palumbo e, inoltre, da lei accompagnate con il suono della lira. È doveroso aggiungere che, a inizio concerto, la musicista e cantante Palumbo si è scusata di non poter cantare, a causa di un abbassamento di voce, assicurando che il suono alla chitarra di Vito Fiore, ben avrebbe supplito a questa mancanza. 

Entusiasta Franco Mastro, presidente dell'Associazione Culturale “Cocolicchio”, organizzatrice dell'evento, per il valore di questo concerto: «Un momento di pace di cui penso tutti abbiamo bisogno per rasserenarci». 

Per la realizzazione del concerto, Il Presidente ha ringraziato l'Amministrazione comunale di Fasano, nella persona del Sindaco Francesco Zaccaria per il sostegno dato, il direttivo dell'Associazione e alcuni soci e simpatizzanti per la loro collaborazione. Particolarmente conquistati dalla suggestiva serata, i presenti si sono calorosamente complimentati con i protagonisti. La poetessa Natalizia Pinto ha espresso gioia per la riuscita del Concerto, in cui si è vissuto, in tutta la sua essenza, il Natale. La magica serata ha avuto un bel seguito nella visita del presepe, allestito da Angelo Pinto nel grande trullo della piazzetta, con scene di vecchi mestieri e di lavori nei campi. Molto bella l'accoglienza delle signore e dei signori dell'Associazione, che hanno invitato gli ospiti alla convivialità di particolari e squisiti cibi da loro preparati.