FESTIVAL TEMPESTE
“Stranieri per sempre”: Pippo Civati al festival «Tempeste»
Ieri 17 novembre, l’ex deputato ha presentato il suo nuovo libro, dialogando con Francesca Druetti all’Arco del Balì nel centro di Fasano
Fasano - L'identità è «un mosaico, non un monolite»: così scrive Pippo Civati nel suo ultimo lavoro letterario, Stranieri per sempre (PeoplePub ed.), chiudendo un'analisi senza tanti fronzoli su un tema ancora divisivo e complesso.
Il secondo appuntamento del festival «Tempeste», organizzato dall'amministrazione comunale di Fasano e alla sua V edizione, ha avuto come ospite, in una domenica soleggiata (ieri 17 novembre) all'Arco del Balì a Fasano, l'ex deputato e scrittore Giuseppe Civati, introdotto dal consigliere comunale di Fasano Oronzo Rubino. A essere presentata è stata la sua ultima fatica letteraria in cui il politico ha condotto un'analisi priva di slogan sulla condizione dei migranti in Italia. Guidato dalle sapienti domande di Francesca Druetti, della casa editrice PeoplePub, Civati ha accompagnato il pubblico (soprattutto giovane-adulto) nelle tesi che sostiene nel libro, decisamente attuale e acuto.
A partire dal referendum sulla cittadinanza, Civati ha sottolineato che tale abrogazione condurrebbe lo Stato “indietro per andare avanti”, dimezzando il tempo necessario che attualmente uno straniero deve aspettare per potersi dire “italiano”; ora, infatti, sono necessari dieci anni di permanenza a cui si sommano gli anni “tecnici” della pratica (circa quattro). Per sottolineare la necessità di una vera politica in senso migratorio, durante l'incontro è stato dibattuto l'impellente tema dell'inverno demografico che non riguarda solo l'Italia, ma anche l'intero pianeta: se decenni fa si pronosticava una popolazione mondiale sempre in aumento, oggi tale pronostico è decaduto in quanto la crisi demografica in atto è lampante e preoccupante. Fatta salva la Nigeria, tutti gli Stati del mondo non crescono in popolazione e questo stato di cose porta ad affrontare problemi legati all'età avanzata dei cittadini.
Al fenomeno migratorio si intrecciano molti temi, quale ad esempio il cambiamento climatico: per questo, Pippo Civati suggerisce che sia necessario un cambio di prospettiva, una cittadinanza nuova. Priva di slogan, priva di bassezze, priva di battibecchi puerili. Per Civati, bisogna educare alla politica, partendo da un ragionamento sul futuro e sulla comunità che sia fluida, e non granitica.
Il prossimo appuntamento con il festival «Tempeste» è per questa sera (18 novembre) ore 18:00 presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Fasano con l'attivista e rifugiato Soumaila Diawara.
di Sara Altamura
18/11/2024 alle 06:25:42
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