G7 FASANO – DAY 3
Dichiarazioni finali e manifestazione di dissenso: si chiude così il G7 di Fasano VIDEO
Con la conferenza stampa della presidente Meloni a Borgo Egnazia si archivia lo storico evento per il territorio di Fasano. Anche la seconda manifestazione di dissenso, ben più grande di quella del 14 giugno, si è conclusa senza problemi
Fasano – La conferenza stampa di chiusura lavori della presedente Giorgia Meloni ha fatto calare il sipario sulla tre giorni del Vertice dei Capi di Stato e di Governo nell'ambito della Presidenza Italiana del Gruppo dei Paesi più industrializzati G7, che si è svolto nella città di Fasano, nel resort Borgo Egnazia, portando alla ribalta dei notiziari di tutto il mondo il nostro territorio.
Fa specie però, che neanche nella conferenza finale la Città di Fasano è stata direttamente citata o ringraziata, e visto l'errore di impostazione della comunicazione di tutto il vertice, in cui si è fatto intendere che la città ospitante il G7 è Borgo Egnazia, che per inteso è un grandissimo resort ma non un Comune, mentre in realtà il Comune ospitante è Fasano, non citato neanche sul francobollo commemorativo dell'evento emesso dal Ministero delle imprese e del made in Italy.
Mentre prendeva il via la conferenza stampa che di fatto chiudeva il programma ufficiale del vertice, Fasano si apprestava a vivere il momento di maggior tensione, quello della temuta manifestazione Unitaria Nazionale organizzata dalla piattaforma No G7.
Dopo la manifestazione “light” del venerdì, durata solo poche centinaia di metri e composta da 3-400 manifestanti, già nella tarda mattinata di sabato i primi manifestanti dalla piattaforma No G7 sono giunti a Fasano, riempiendo piazza Ciaia di striscioni e volantini.
Dalle 14 piazza Palmina Martinelli, punto di partenza del corteo, ha iniziato ad animarsi, con manifestanti che pian piano hanno raggiunto il punto d'incontro e iniziato a manifestare il dissenso con slogan e striscioni, inoltre, sono state affisse le foto dei leader del G7 macchiate con pennarelli rossi sul viso e vicino alle bocche perché “sono sporchi del sangue dei popoli”.
A questo gesto, messo in risalto dalla tantissima stampa, nazionale e internazionale, presente, ha risposto il primo cittadino Francesco Zaccaria che ha rilasciato all'agenzia di stampa ANSA la seguente dichiarazione: «Esprimo la mia condanna per le immagini dei leader del G7 imbrattate di finto sangue e per quella del presidente del Consiglio a testa in giù. Fasano ha dato in questi giorni una straordinaria dimostrazione di accoglienza e di ascolto delle ragioni di tutti che non può essere macchiata da iniziative di cattivo gusto. La mia solidarietà ai nostri ospiti e in particolare al presidente Meloni».
Il corteo, oltre un migliaio di partecipanti, composto da collettivi provenienti da diverse regioni italiane, ha visto manifestare anche gli attivisti tedeschi Debtforclimate che hanno portato un cavallo di Troia in legno che per loro incarna il vero significato del G7, ovvero "la colonizzazione dei sud del mondo e il capitalismo".
Il corteo, guidato da Bobo Aprile, referente del Tavolo di coordinamento No G7, ha attraversato le principali vie della città, in un percorso di circa 3 km, scortato da un imponente cordone di forze dell'ordine. Nessuna traccia dei temuti “black block”, presenza mai realmente annunciata ma che per precauzione avevano fatto decidere i commercianti di tenere chiuse le attività per il rischio di atti vandalici. Il corteo ha proseguito lungo il percorso in maniera ordinata, fragorosa e senza momenti di tensione.
Al termine della manifestazione, continuata con comizi e concerti nel Parco della Rimembranza queste sono le parole del sindaco Zaccaria: «Mi sento il dovere di ringraziare tutte le forze dell'ordine, le polizie locali e la protezione civile di Fasano impegnate nel garantire la sicurezza di Fasano e la logistica necessaria allo svolgimento delle manifestazioni. Ringrazio gli organizzatori delle due manifestazioni: hanno dimostrato che proporre un punto di vista alternativo è possibile quando le opinioni vengono avanzate nel rispetto dei luoghi e degli interlocutori».
Chiuso il G7, adesso Fasano torna alla normalità, e si prepara a vivere il suo vero momento di festa, quello dei festeggiamenti per i Santi Patroni, che proprio per il vertice è slittato di una settimana, avvenimento mai accaduto nella storia della nostra città.
di Redazione
16/06/2024 alle 11:19:19
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