SENSIBILIZZAZIONE GIOVANILE
All'Oratorio del Fanciullo una lezione di legalità dai giovani di Libera
Le parole di don Peppe Diana come insegnamento al coraggio per una società che non deve abbassare la guardia nella guerra alla criminalità
FASANO – Una lezione di legalità e voglia di cambiamento quella venuta dai giovani dell'associazione “Libera” di Fasano che ieri sera (lunedì 7 gennaio) hanno organizzato la manifestazione “Libera un'ora per Libera”. Teatro dell'evento l'auditorium dell'Oratorio del Fanciullo che per l'occasione si è affollato, come detto, soprattutto di ragazzi a dimostrazione che le nuove generazioni non sono poi tanto insensibili a temi delicati come la lotta all'illegalità e alla mafia. L'idea di creare un appuntamento simile è balenata nella mente dei ragazzi di Libera quando il cardinale Sepe, in un suo intervento, ha definito i camorristi anticivili, anticristiani e antiumani.
«Queste parole le avevamo già sentite – afferma Angela Belfiore, una delle referenti fasanesi del sodalizio -. Il documento di don Peppe Diana “Per amore del mio popolo” aveva riferimenti simili. Quindi ci siamo chiesti: perché le cose non sono ancora cambiate? Come mai ritroviamo, a distanza di anni, le stesse identiche parole? E così abbiamo voluto organizzare questa serata. Per far conoscere la storia di don Peppe Diana, prete coraggioso che ha scritto un documento in cui si schierava apertamente contro la camorra. E anche noi vogliamo ritrovare quel coraggio. Siamo all'inizio dell'anno e si fanno sempre buoni propositi e noi vorremmo farli concreti. Altro motivo è quello di far conoscere la nostra associazione, Libera, che a Fasano è nata nel 2006 ma è attiva sul territorio nazionale dal 1994». La stessa giovane sottolinea come altri presidi di Libera invidino a Fasano la componente giovanile. Il liceo “L. da Vinci”, ad esempio, è l'unico istituto scolastico della Provincia di Brindisi ad essere iscritto all'associazione. «Vorremmo che anche gli adulti si avvicinino all'associazione – ribadisce la Belfiore -. Propri quelli che ora sono alla guida della nostra società è tempo che si iscrivano a Libera. E' vero che noi siamo il futuro e che coltivare un seme adesso significa avere un futuro migliore ma bisognerebbe cambiare il presente».
La serata ha visto anche una parte musicale di tutto rispetto oltre che l'esposizione di alcuni fumetti. Le esibizioni sono state aperte da Maristella Curri che accompagnata dalla chitarra di Renato Murri, dalle percussioni di Tommaso Stomeo e dal basso di Nicola Di Carolo ha proposto il brano “Piccola voce” scritto dallo stesso Murri per ricordare Palmina Martinelli. Dopo di che è stato il momento dei Dark Fire, gruppo di giovani fasanesi che vede Matteo Furio alla batteria, Nicola Di Carolo al basso, Eligio Colucci al sax, Diego Moio alle tastiere, Vincenzo Catania e Leo Lisi alle chitarre. Non potevano mancare anche i giovani artisti dell'associazione Calliope presieduta da Dario Marasciulo. Accompagnati dalle chitarre di Danilo Sabino e Cosimo Rubino si sono esibiti i cantanti Alessandro Lapadula, Giulia Zizzi, Luisa Pinto, Laura Legrottaglie e Mariateresa Maggi.
di Alfonso Spagnulo
08/01/2013 alle 03:12:28
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