ATTUALITà
Svelato l’acquario nel Museo del Mare a Egnazia
Alla presenza del Direttore Generale Musei Massimo Osanna è stato presentato l’acquario del Museo
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Foto Madia Marzolla
Fasano – Innovazione vuol dire anche dare uno sguardo al passato e così è stato fatto ieri, giovedì 9 novembre, quando è stato finalmente svelato l'imponente acquario che ospita oltre tremila litri di acqua salata e numerosi pesci tipici dei bassi fondali sabbiosi della costa basso Adriatica.
Al taglio del nastro erano presenti il Direttore Generale Musei, Prof. Massimo Osanna, del delegato alla Direzione regionale Musei Puglia, arch. Francesco Longobardi e del direttore del sito, dott. Fabio Galeandro, la soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, dott.ssa Francesca Riccio e l'assessore al Turismo della città di Fasano, Pier Francesco Palmariggi.
L'allestimento rientra in un grande progetto di riqualificazione del Museo che ha visto aprire lo scorso 21 novembre 2022 l'inaugurazione del Museo del Mare con una serie di teche e ricostruzioni atte a far conoscere lo stretto legame tra la città e il mare, portando alla fase divulgativa l'archeologia subacquea che si pone l'obiettivo di far conoscere, attraverso i naufragi e il rinvenimento dei carichi perduti, le storie degli uomini del passato ma anche i paesaggi marini. Infatti, i lavori rientrano nell'intervento PON “Cultura e Sviluppo” FESR 2014-2020 finanziato per € 5.000.000.
Ma, il vero protagonista è l'imponente dolio di epoca romana, rivenuto al largo delle coste tra Monopoli e Mola di Bari che è tornato nel suo “ambiente”, il mare. Il dolio è un gigantesco contenitore utilizzato nelle stive delle navi romane, utilizzato prevalentemente per trasportare alimenti liquidi come acqua, olio o vino. Nello specifico, il dolio in questione rinvenuto nell'aprile del 1991 dal pescatore monopolitano Giuseppe Spinosa è integro e possiede dimensioni eccezionali: 1,70m di altezza, diametro massimo dell'orlo di 0,70m e una capacità di oltre 1500 litri e con il nuovo allestimento è tornato a contatto con il mondo marino che lo ha accolto per secoli.
L'acquario diventerà un forte attrattore culturale con un'alta valenza didattica unendo il mondo dell'archeologia alla biologia marina e alla conservazione del paesaggio marino. Secondo quanto dichiarato dal direttore del Museo, dott. Fabio Galeandro durante la presentazione, saranno implementati altre specie marine rispettando i tempi di adattamento al nuovo ambiente.
A conclusione dell'inaugurazione, il Direttore Generale Musei Osanna, guidato dal direttore Galeandro e dai responsabili delle campagne di scavo archeologico, Raffaella Cassano e Gianluca Mastrocinque dell'Università di Bari, ha visitato l'area del Parco Archeologico, apprezzandone lo status di conservazione del sito, rimanendo particolarmente colpito dalle evidenze archeologiche portate in luce nel corso delle ultime campagne di scavo, tra cui il “presunto” criptoportico che in realtà è una cisterna per la raccolta delle acque a utilizzo della città.
di Marica Mastrangelo
10/11/2023 alle 06:23:33
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