Uno statuto per contrastare l’avanzata della xylella VIDEO

Fasano – Un appuntamento atteso da molti agricoltori e fruitori del settore per conoscere le linee guide dello Statuto speciale per la salvaguardia degli ulivi monumentali. 

A promuovere l'appuntamento, svoltosi nella sala principale della Masseria Sant'Angelo De Grecis meglio nota come Abbazia San Lorenzo, la cooperativa Progresso Agricolo, Co.Pa.Pe., Agricola Montalbanese, Legacoop, ConfAgricoltura, FederAlberghi e l'associazione 2bFasano. L'evento moderato dal giornalista Gino Bianco ha visto diversi interventi, tra cui anche quelli dell'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia, il presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia Fabiano Amati e il dirigente del Servizio Fitosanitario Regione Puglia Salvatore Infantino, anticipati da un saluto iniziale del sindaco di Fasano Francesco Zaccaria. 

La parola d'ordine è “agire” e mettere a punto una strategia concreta per contrastare la xylella che minaccia la Piana degli Ulivi Millenari. Pregio di questo Statuto Speciale è aver finalmente colmato il muro invalicabile tra primo e terzo settore: tra i promotori e firmatari vi sono diverse realtà agricole ma anche diverse del settore alberghiero ed extra alberghiero perché gli ulivi monumentali non sono solo fonte di guadagno per il settore agricolo con il loro prezioso “oro verde” ma sono un'attrazione imprescindibile del turismo pugliese in quanto calamita per le attività turistiche. 

Lo Statuto è stato presentato da Gianluca Cisternino, presidente di Co.Pa.Pe., dopo i saluti iniziali del presidente della cooperativa Progresso Agricolo Nicola Pentassuglia. 

In grandi linee lo Statuto Speciale prevede il rallentamento dell'avanzata della xylella, supportato dalla ricerca scientifica. In quanto la Piana degli Ulivi Monumentali non può essere definita semplicemente “zona infetta” in quanto è un comparto diversificato e si chiede un monitoraggio atto all'individuazione di nuovi focolai e alla successiva eradicazione, senza uniformare l'intero comparto. Si chiede una cooperazione tra pubblici e privati. Tra le richieste dello Statuto vi è:

-        Essere aggiornati sulla nomina del Commissario Straordinario per contrare la Xylella da parte del Governo; 

-        Quali poteri e fondi avrà a disposizione;

-        Accelerazione degli espianti volontari e dei rimborsi rapidi; 

-        Monitoraggio puntuale degli ulivi monumentali (quelli traghettati dalla Regione Puglia) con conseguente espianto se infetti e continuare; 

-        Aumentare la sorveglianza e il monitoraggio lungo le trafficate arterie veicolari che consentono la “mobilità passiva della mosca sputacchina, vettore della xylella”;

-        Controlli serrati sull'inattività agricola; 

-        Utilizzo delle immagini dei satelliti Copernicus, in particolare i satelliti Sentinel 1 e 2, per monitorare lo stato dei terreni; 

-        La perdita della Piana degli Ulivi Monumentali sarebbe un colpo per il sistema turistico regionale;

-        Tenere attivo un sistema di crisi sempre attivo.

Molto intenso è stato l'intervento dell'assessore Pentassuglia che sottolineato come “Fermi non siamo stati! La fitopatia non ha alcuna evidenza scientifica di soluzione. Negli ultimi due anni l'audit dell'UE ha constatato l'inversione di tendenza, un rallentamento dell'avanza della xylella. Bisogna smettere di credere a santoni e farlo nella scienza. Bisogna sconfiggere coloro i quali credono di non arare i propri uliveti. La xylella è una delle fitopatie che sta affliggendo la Puglia. Vedere ancora oggi nel Salento la “diavolina” nei tronchi di ulivo e poi sprecare soldi pubblici per evacuare cittadini minacciati dall'avanzata incontrollata degli incendi non è una buona pratica”.

Di seguito Fabiano Amati ha sottolineato che “I nostri modi di contenimento spesso hanno risentito della credulità, di un atteggiamento contro la prova scientifica. Credo che essere essenziali sia la strada da intraprendere. La scienza è un grande dibattito ma bisogna contrastare l'avanzata della xylella attraverso le prove scientifiche. Nella prova scientifica ci sono dei risultati attendibili. I comparti agricoli e turistici devono essere coesi, perché gli ulivi non sono solo scenografia. Non possiamo essere rigidi negli strumenti di regolamentazione del paesaggio: non possiamo farci imporre le specie arboricole da impiantare qui!”

Ogni intervento è stato discusso con delle domande costruttive da parte del pubblico, atte a migliorare la redazione dello Statuto Speciale.

Infine, è intervenuto il dirigente del servizio fitosanitario della Regione Puglia, Salvatore Infantino che ha discusso sulla gestione dell'emergenza fitosanitaria. “Mi fa piacere condividere una buona notizia: grazie all'attività di monitoraggio abbiamo attestato un rallentamento della diffusione e una minore aggressività del batterio. Vi fornisco un dato: la campagna di monitoraggio 2022-2023 si è conclusa il mese scorso con la presenza di 366 piante positive rispetto le 266mila piante di ulivo campionate. Ciò significa che la percentuale di piante positive è pari allo 0,13% e che confrontata con la percentuale di piante positive all'inizio dell'esplosione della malattia che oscillava tra il 3-4%. Nel 2019 il monitoraggio era del 2,5% di piante positive. È conclamato un rallentamento della diffusione, ma via via che la malattia che risale verso nord in Puglia il batterio risulta essere meno aggressivo che in Salento. Ciò è riconducibile alla leggera variazione climatica, alla presenza di varietà arboricole resistenti al batterio, l'attività di contenimento e soprattutto l'attività del controllo del vettore. Tutto questo provoca ottimismo nel nostro operato, riducendo sensibilmente la popolazione del vettore della xylella. Abbiamo investito 20 milioni di euro sulla xylella e sull'individuazione di nuove specie che sopravvivono al batterio”.

A chiudere l'incontro Nicola Pentassuglia a elencato il programma dei prossimi appuntamenti: tra due-tre sull'avanzamento di approvazione dello Statuto; un terzo sarà monotematico sul rinnovo dei pozzi artesiani.