CRAC AMMINISTRATIVO
Sforamento patto di stabilità: per il Comune di Fasano appare ormai inevitabile
Alcune congiunture negative non hanno permesso ai nostri amministratori di poter osservare le osservanze e sarà un 2013 durissimo
Il sindaco Lello Di Bari
FASANO - Qualche settimana fa a Palazzo di Città a Fasano regnava un certo ottimismo. Alcune congiunture positive avrebbero potuto evitare, secondo gli amministratori fasanesi, lo sforamento del patto di stabilità con tutti i benefici che ne sarebbero conseguiti. Ma questo non è avvenuto e il rischio sforamento è altissimo se non quasi certo. L'amministrazione Di Bari puntava molto sull'alienazione di alcuni beni di proprietà comunale ma il periodo di crisi si è fatto sentire anche nelle aste. Sono rimasti invenduti l'ex macello comunale, la ex scuola elementare di Montalbano e anche alcuni locali ai Portici. Quelli venduti frutteranno circa 650mila euro alle casse comunali. Troppo poco se si considera che in totale, per risanare il patto, occorrono oltre tre milioni di euro. Si sperava anche in un aiuto da parte della Regione Puglia che avrebbe potuto erogare in anticipo dei contributi già previsti per Fasano ma questo non è avvenuto. E per la serie le sfortune non arrivano mai sole ecco che anche la discussione di un contenzioso con l'Enel, da cui l'ente comunale avrebbe potuto ricavare oltre un milione di euro, è stata spostata all'anno nuovo. Ecco quindi come la situazione sia davvero gravissima.
«Rischiamo di sforare il patto di stabilità – ha ammesso il sindaco di Fasano Lello Di Bari -, ma non per una gestione poco avveduta delle finanze locali. Noi i soldi in cassa li abbiamo. Lo sforamento del patto potrebbe derivare dalle mancate reversali dei finanziamenti che ci sono stati accordati e che noi abbiamo impegnato in opere pubbliche che abbiamo continuato a portare avanti attingendo dai mutui. Dico “potrebbe” perché ancora abbiamo la speranza di incamerare dei fondi che potrebbero portarci, anche se in zona Cesarini, al riequilibrio di bilancio. Lo sforamento, invece, inciderebbe negativamente sull'erogazione dei servizi come mensa e trasporto scolastico per fare un esempio, che verrebbero o limitati o dovrebbero subire degli aumenti di tariffe. Sugli investimenti futuri ci sarebbe il blocco di alcuni lavori pubblici già programmati e finanziati».
Non correrebbero rischi le opere pubbliche finanziate con fondi che non entrano nel bilancio comunale come la regimentazione idraulica di Fasano e Pezze di Greco ma potrebbero saltare, invece, il rifacimento delle strade, la pubblica illuminazione e tutte le opere finanziate dal bilancio comunale. Lo sforamento, inoltre, non consentirebbe nessuna assunzione al Comune, nel 2013, né a tempo determinato né a tempo indeterminato e ci sarebbe anche una riduzione dei trasferimenti erariali equivalenti all'entità della somma dello sforamento stesso.
di Alfonso Spagnulo
24/12/2012 alle 01:36:50
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