WOW! FASANO
Nel centro di Fasano ha risuonato alta la voce di Samuele Bersani VIDEO
Il cantautore romagnolo si è esibito in un concerto tra il nuovo e il vecchio per il suo Tour Estemporaneo in una piazza Ciaia piena e calorosa
Fasano - Samuele Bersani non ha bisogno di presentazioni. La sua Giudizi universali fa ormai parte del patrimonio culturale italiano ed è quasi impossibile trovare qualcuno che non la conosca. Il pubblico, infatti, non è mancato al concerto che ieri 18 agosto si è tenuto in una piazza Ciaia colma e calorosa, nell'ambito del cartellone “Wow! Fasano” e organizzato dal Locus Festival.
Scindere la musica dalla poesia non è possibile e sarebbe ingiusto, perché il loro legame è così antico che l'una discende dall'altra e viceversa. Quest'intreccio, nonostante il tempo, non è andato perduto: dall'antica Grecia è giunto fino alla musica leggera italiana. Non a torto si possono definire poeti i cantanti e fra questi c'è Samuele Bersani, senza ombra di dubbio. La sua sensibilità artistica è tanto evidente che appena ventunenne un gigante qual era Lucio Dalla lo notò e se lo portò in tour. Lo stesso cantautore durante il concerto di ieri ha omaggiato il maestro cantando la sua Tu non mi basti mai.
Dopo un silenzio lungo sette anni dal suo penultimo album Nuvola numero nove, Samuele è ritornato sulla scena musicale con Cinema Samuele (2020). Il tour di questa estate, dal titolo Tour Estemporaneo, porta in giro per l'Italia alcuni dei recentissimi brani: nel concerto di ieri, infatti, il cantautore si è esibito in Pixel, Mezza bugia e Harakiri.
Totalmente a suo agio sul palco, Samuele ha da subito instaurato un dialogo diretto con il pubblico che lo ha accolto con ammirazione e calore tanto da dedicargli anche la standing ovation a fine serata. Fra la presentazione di un brano e l'altro, Bersani si è dimostrato un gran chiacchierone, autoironico, divertente, senza risparmiarsi di esprimere opinioni.
Dal suo repertorio artistico ha ripescato di tutto: Il mostro del 1991, ad esempio, Freak del 1994, Coccodrilli del 1997 ma anche le millennial Lo scrutatore non votante, Ferragosto, En e Xanax. Ovviamente, gli spettatori hanno atteso con entusiasmo Spaccacuore, Chicco e Spillo e Giudizi universali e sono stati soddisfatti da una performance emozionante e sincera sebbene analogica come Bersani stesso l'ha definita, poiché sulla scena fa uso di un leggio e non del gobbo elettronico. Suggestiva l'esibizione di Replay in cui il cantante ha invitato il pubblico ad accendere le torce dei cellulari e a muoverli in aria.
Avviatosi verso la conclusione, sul concerto di Samuele Bersani è calata la notte: tra una canzone e l'altra, mentre dialogava con gli spettatori, c'è stato un black out che ha impedito di far funzionare tutta la strumentazione sul palco e le luci. A quest'ultimo ne è seguito un altro, prima che si esibisse in Giudizi universali, ma i tecnici sono riusciti a far ripartire i generatori di corrente e le performance sono riprese. Per nulla scoraggiato, Samuele ha affermato scherzando che questo piccolo intralcio è caduto a fagiolo perché tanto tutte le sue canzoni «parlano di black out, in fondo».
Nella torrida estate del duemilaventuno ospitare un artista come Samuele Bersani è stata una scommessa vinta alla grande: c'era chi lo aspettava da tempo e chi lo ha conosciuto grazie al Locus, ma la sua musica ha senz'altro incantato i cuori di ogni ascoltatore.
di Sara Altamura
19/08/2021 alle 07:12:35
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