Tassa di soggiorno: il Partito Democratico fasanese dice la sua a proposito

FASANO – Questa mattina (mercoledì 21 novembre), nella sala di rappresentanza del Comune di Fasano, il sindaco Lello Di Bari illustrerà i dettagli per l'introduzione della tassa di soggiorno dal prossimo anno. Un imposta che non mette tutti d'accordo. A tutela delle strutture ricettive-turistiche del territorio comunale, scende in campo il Partito Democratico fasanese costituito dai due consiglieri Vittorio Fanelli e Luana Amati.

«Una tassa non è solo una risorsa da spendere – spiega Fanelli – ma una vera e propria riduzione della capacità di spesa del turista durante il suo soggiorno. Inoltre l'applicazione a macchia di leopardo della tassa di soggiorno da parte dei Comuni si traduce inevitabilmente in una modifica dei flussi turistici verso le località dove l'onere non è previsto. In sostanza, la tassa di soggiorno rende i territori meno attrattivi e competitivi sui mercati, traducendosi come un deterrente nella scelta della destinazione turistica. Se la tassa verrà introdotta, è bene che il ricavato sia impiegato dal Comune in primis per la creazione di un Piano Comunale delle Coste al fine di promuovere e far acquisire alla città di Fasano un' effettiva vocazione turistica.

Penso che il Pcc, quale strumento di gestione, controllo e monitoraggio del territorio costiero comunale in termini di tutela del paesaggio, di salvaguardia dell'ambiente e di garanzia del diritto dei cittadini all'accesso alla libera fruizione del patrimonio naturale pubblico all'interno dell'area demaniale, sia sicuramente una priorità. E deve esser redatto con la partecipazione di tutti, coinvolgendo nella discussione sia gli operatori turistici, ma anche le associazioni ambientaliste. Una corretta gestione del litorale potrebbe essere un propellente fondamentale per l'intera città».