Giovanni Custodero, Una panchina per ricordare la sua lotta

FASANO- Dopo la sua morte, Giovanni Custodero ha continuato ad agire ed essere presente grazie a gesti concreti e simboli che potessero racchiudere i suoi messaggi. La testa e le mani del ‘Guerriero Sorridente', sin da quel triste gennaio del 2020 sono stati quelli dell'associazione che porta il suo nome e che costantemente continuano nell'opera che il giovane pezzaiolo ha cominciato quando era ancora in vita.

L'ultimo simbolo della sua ‘presenza' è quello inaugurato nel tardo pomeriggio di ieri (4 febbraio). Presso la villetta di Pezze di Greco, dove già da ottobre è presente un elmo spartano, simbolo della lotta di Giovanni, è stata inaugurata una panchina viola che porta il suo nome. Niente di più semplice, si potrebbe pensare, ma che riesce ad unire numerosi significati. La panchina è da sempre luogo del riposo, dell'ascolto e del dialogo. Tutti gesti che riassumono quello che in questi anni è stato Giovanni: guerriero sempre pronto a dialogare e raccontare la sua storia, senza nascondersi; ragazzo sempre pronto all'ascolto di chi come lui soffriva e che non riusciva ad avere la sua forza; infine, il riposo di cui anche il più forte degli eroi ha bisogno per ricaricare le proprie forze. Data di inaugurazione e colore non ha caso.

Il 4 febbraio, dal 2000, si celebra la ‘Giornata Mondiale contro il Cancro', l'avversario più grande e più difficile affrontato da Giovanni; e il viola, colore simbolo di questa lotta che vede coinvolti tanti altri guerrieri.