L'arte di reinventarsi: Francesco Savoldelli diventa chef a domicilio

FASANO - Stare comodi a casa, ma sentirsi coccolati come se si fosse in un ristorante. È questo l'obiettivo principale dello chef Francesco Savoldelli, originario di Bari ma ormai fasanese di adozione a tutti gli effetti. Tra coloro che più di tutti sono stati colpiti professionalmente da questi mesi di pandemia da Covid-19 vi è soprattutto il settore della ristorazione. Piuttosto che stare fermo ad aspettare che quest'ora più buia passi quanto prima, chef Savoldelli ha pensato di scendere in campo con una nuova idea che sta già raccogliendo successo.

‘La cena emozionale', nome scelto per questo nuovo progetto, racchiude tutta quella che è l'esperienza di Francesco: ottima cucina, passione, amore per il proprio lavoro. Ma l'obiettivo principale è quello di regalare emozioni ai propri commensali mentre si assapora il giusto mix di tradizione e innovazione culinaria. Agli ospiti non resta che aspettare la cena e accomodarsi in un'atmosfera resa ancor più magica dal giusto abbinamento di luci cromate e musica di sottofondo. Se la parola d'ordine in questo periodo è sicurezza, si può stare ben tranquilli in quanto il tutto viene svolto in ottemperanze delle norme anti Covid e nel pieno rispetto delle regole che non vietano il lavoro di catering o asporto. La primaria sensazione per chi si siede a tavola è quella di vivere un percorso, il cui pilota è proprio lo chef che ti accompagna per mano lungo questa esperienza. Con il passare del tempo, l'ottimo lavoro e la brillante novità, hanno suscitato le attenzioni di produttori e imprenditori del settore dell'alimentazione, che stanno sostenendo il progetto con i propri prodotti, accuratamente valutati e personalmente selezionati da Francesco e il piccolo gruppo di lavoro. Tutto ciò avviene non perché quello messo in atto debba solo essere un semplice lavoro, ma perché è da sempre la filosofia professionale di Savoldelli.

Nulla è lasciato a caso: non solo per quanto riguarda i prodotti, ma anche per il contorno. E lo si capisce appena ci si siede a tavola, dove a partire dal tovagliato o dalla stampa dei menu, tutto diventa un marchio di raffinatezza ed eleganza, fattori tanto cari al trentottenne chef. È così da una semplice idea di reinvenzione nata per necessità, si è reinventato: il tutto sta acquisendo sempre più forma grazie ad un sito web in costante crescita che presenta e mostra il lavoro e il percorso del cuoco, ma soprattutto di ingegno, come nel caso di quest'ultima esperienza. Il lavoro sta prendendo sempre più forma anche grazie alle richieste di alcuni B&B che nel proprio pacchetto inseriscono questa possibilità, che sta raccogliendo il gradimento da parte di numerose coppie che optano per questa scelta non potendo, con i ristoranti costretti a chiudere alle ore 18, incontrarsi per una cena romantica.

Professionalità che fa anche rima con solidarietà. In occasione del Natale lo chef e il suo gruppo di lavoro si sono attrezzati per poter donare a medici, infermieri e operatori del 118 dell'ospedale ‘San Giacomo' di Monopoli, che stanno combattendo in prima linea nell'area Covid allestita nel nosocomio barese, una cena gourmet per ringraziali del lavoro svolto. Un gesto che, tra qualche difficoltà, è riuscito a prendere forma e che ha dovuto, innanzitutto, fare i conti anche in questo caso con la più totale e massima sicurezza. Si dice che cucinare sia un'arte, ma reinventarsi in questo periodo lo è ancor di più.