PROTESTANO I CITTADINI
Strade dissestate e pericolose: il caso limite di corso Perrini
Una delle vie più trafficate di Fasano è pericolosissima nel suo tratto finale con l'amministrazione che pare non ascoltare le segnalazioni
Il tratto di corso Perrini sotto accusa
FASANO – Quando le strade cittadine si trasformano in vere e proprie trappole per pedoni, ciclisti e automobilisti. Accade a Fasano, in corso Perrini, dove si segnalano una serie di incidenti, ad oggi per fortuna non gravi, causati dal cattivo stato di alcune chianche site nel tratto finale dell'arteria, tra le più trafficate in assoluto della città. Mentre le automobili riescono a non subire danni dall'inconveniente lo stesso non si può dire per chi passeggia a piedi o si muove su due ruote, bici o moto che siano. E' capitato, ad esempio, che al passaggio di una moto, una delle chianche sia stata sbalzata fuori dalla sua sede originale e la buca ha provocato la caduta del centauro che se l'è cavata solo con alcune escoriazioni. Dei cittadini hanno però segnalato la pericolosità della situazione in quanto diversi pedoni si sono ritrovati distesi e con caviglie gonfie a causa delle gravi condizioni del manto stradale. Eppure pare che siano state effettuate diverse segnalazioni agli uffici comunali.
«Ci sentiamo rispondere sempre che non ci sono soldi in cassa ma è assurdo che si rischi sulla pelle dei cittadini – afferma un residente della zona -. Se ci sono disastri nel bilancio comunale non è certo colpa nostra. Un buon amministratore deve innanzi tutto pensare alla giusta vivibilità del cittadino e quindi riparare le strade, provvedere all'illuminazione pubblica e altro ancora. Mi sembra che questa amministrazione, da quando si è insediata, abbia preso a paravento il fatto delle difficoltà economiche per non operare come si deve». Proprio il Comune, comunque, dovrà rispondere in tribunale di molti di questi incidenti in quanto i coinvolti sono orientati a rivolgersi agli avvocati per ottenere risarcimenti dall'amministrazione comunale sia per i danni fisici che per quelli materiali. Il punto di corso Perrini sotto accusa, poi, è particolare. Cade al termine di un arco (abbastanza buio) e in curva, quindi non facilmente notabile. La pavimentazione di chianche, poi, peggiora la stabilità soprattutto quando ci si mette anche la pioggia. Allora il tutto diventa una pista da pattinaggio. «Si pensa ad asfaltare sempre le solite strade – ribadisce un cittadino -. Questa pavimentazione è tra le più caratteristiche della città e doveva essere tenuta in perfetta conservazione. Invece, come potete notare, è lasciata al suo destino senza che nessuno se ne curi. Fino ad oggi è andata bene perché chi è caduto non si è fatto molto male ma se dovesse capitare qualcosa di più grave è meglio che si sappia che i colpevoli sono coloro rimasti sordi alle nostre segnalazioni».
La rabbia dei cittadini è tanta anche perché non è solo corso Perrini ad avere simili problemi. Ci sono strade cittadine in cui è facile trovare buche insidiose che diventano trappole nelle giornate di pioggia o al buio. Oltre alle grandi opere occorre che l'amministrazione cominci a programmare interventi di più basso costo e di maggior interesse per la collettività. «Vogliamo essere rispettati come cittadini - ribadiscono i residenti di corso Perrini – e non solo essere buoni e bravi quando dobbiamo pagare le tasse».
di Alfonso Spagnulo
11/11/2012 alle 07:22:55
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