CONTROLLI A TAPPETO
Attività di ristorazione: su 367 locali controllati solo 68 risultano essere in regola
Sono stati resi noti i dati del progetto sul controllo e la vigilanza della ristorazione sul territorio di competenza dell'Asl di Brindisi
La direzione dell'Asl di Brindisi
FASANO - Si è tenuta ieri mattina (martedì 6 novembre), nella sala riunioni dell'Azienda sanitaria brindisina, la conferenza stampa per la presentazione dei dati relativi al progetto obiettivo sul “Controllo e vigilanza della ristorazione sul territorio di competenza della Asl Brindisi”. I dati sono stati da Antonio Rotunno (Direttore Siavb) e da Liborio Rainò, Direttore Sian, del Dipartimento di Prevenzione aziendale Ai lavori hanno presenziato Paola Ciannamea, Direttore Generale Asl Br, e Sebastiano Pinto, Direttore Dipartimento di Prevenzione. In quattro mesi di lavoro sono state 2500 le attività controllate da parte degli operatori della Asl. Ristoranti, macellerie, pub, pescherie ma anche sagre e manifestazioni sono state passate a setaccio dagli operatori Asl che hanno voluto appurare se gli esercizi commerciali rispettavano la legge.
E' soprattutto nelle località turistiche che si è registrata una maggiore attività. 367 locali per la ristorazione pubblica sono stati controllati mentre sono 41 le sagre e le manifestazioni. Questi controlli hanno messo in evidenza che 68 esercizi di ristorazione sono risultati a posto, 226 hanno ricevuto una prescrizione di adeguamento, 58 invece le contestazioni di illeciti amministrativi e 15 i provvedimenti amministrativi (in alcuni casi anche sospensioni o limitazioni dell'attività). Per le manifestazioni, invece, 17 sono risultate in regola, 12 hanno ricevuto prescrizioni di adeguamento e 15 sono incorse in illeciti amministrativi. Le principali discrepanze rilevate sono: precarie o insufficienti condizioni di pulizia e igiene dei locali, impianti e attrezzature; mancata o non corretta implementazione del sistema Haccp (autocontrollo dell'igiene); modifiche sostanziali apportate ai locali, impianti e ciclo produttivo, prive di preventiva notifica all'autorità competente; scorretta conservazione degli alimenti (promiscuità di prodotti alimentari di diversa origine in sede di refrigerazione e/o surgelazione); e mancata formazione del personale in materia di sicurezza alimentare.
Per facilitare il lavoro agli operatori Asl la provincia è stata divisa in tre zone: la nord che comprende i comuni di Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno e Ceglie Messapica; la Centro, con i comuni di Francavilla Fontana, Oria, Villa Castelli, San Michele Salentino, Mesagne, Latiano, Torre S. Susanna ed Erchie e la Sud con i comuni di Brindisi, S.Vito dei Normanni, S. Pietro Vernotico, Torchiarolo, Cellino S. Marco, San Donaci e San Pancrazio Salentino. Proprio la zona comprendente Fasano è stata la più controllata in quanto è quella maggiormente interessata dal flusso turistico e quindi con una maggiore quantità di locali. Per la cronaca sono state 120 le prescrizioni nella zona nord che conta anche il maggior numero di illeciti amministrativi.
di Redazione
07/11/2012 alle 00:04:46
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