Il teatro di Glitter riparte con 'Frida'

Fasano - Come una vitale boccata d'ossigeno, finalmente gli attori ritrovano il pubblico: ieri la compagnia fasanese Glitter, diretta da Teresa Cecere, ha aperto la rassegna estiva “Aperitivi teatrali” nella splendida location del relais “Il Palmento”. Prenotazione obbligatoria, distanziamento e igienizzazione: rispettando la normativa anti-Covid, gli attori si esibiranno in monologhi, che continueranno fino al 28 agosto.

A rompere il ghiaccio ci ha pensato la bravissima Veronica Calella che ha prestato volto, voce e corpo all'artista Frida Kahlo in uno spettacolo sold out già tre giorni prima dell'esibizione.

La ballerina d'oro: così l'hanno chiamata, Frida, quando l'hanno ritrovata impalata, con una sbarra che le trafiggeva il corpo, dopo un incidente stradale nel 1925. Da lì, a diciott'anni, ha inizio il calvario di una donna che si è aggrappata alla vita «come una sanguisuga». Nella sua casa azul Frida Kahlo ha scoperto l'arte nel martirio, guardandosi allo specchio e dipingendo il suo dolore. Zoppa, con una schiena che assomigliava a un «campo arato», l'artista scopre l'amore più travolgente e cieco per Diego Rivera, il pittore comunista più famoso del Messico. «Osceni per i bigotti, sovversivi per i capitalisti, servi dei capitalisti per i comunisti: noi siamo soli, Diego»: queste le parole urlate e disperate della Frida di Veronica Calella. Ma la pittrice che ha dipinto la vita attraverso la morte e la morte attraverso la vita è stata vinta dalla stanchezza, dalla pelona che non l'ha mai abbandonata. Con un ultimo grido straziante e silenzioso, «A che mi servono le gambe se ho ali per volare?», Veronica ha superato egregiamente la sua prova del nove in questo nuovo battesimo per il teatro di Glitter.

Il prossimo appuntamento è per il 17 luglio, ore 19.30, con Matteo Di Tano in “Novecento – musica e parole del pianista sull'Oceano” e la partecipazione del maestro Ottavio Savoia al pianoforte.