PARCO DUNE
Dino Cofano scrive al Sindaco di Ostuni: non ho alcun titolo ad operare come componente della Giunta Esecutiva
Continua la polemica all'interno del Parco Dune Costiere: il consigliere fasanese Dino Cofano risponde al sindaco di Ostuni
Fasano - Questa la lettera inviata dal consigliere del Parco Dune Costiere Dino Cofano in risposta ad una nota del Sindaco di Ostuni che invita la giunta esecutiva a riunirsi per esprimere pareri su iniziativa produttive , in assenza del Presidente.
«Egregio Sindaco,
riscontro la Sua del 9.06 U.S., inviatami in pari data dalla Direttrice del Parco per rappresentarLe quanto segue.
Con riferimento alla Sua richiesta, mi preme innanzitutto precisare che, in qualità di membro nominato dalla Provincia di Brindisi, il sottoscritto ha ricoperto il molo di componente della Giunta Esecutiva del Parco fino al 12.04.2020, data di naturale scadenza del mandato conferitomi. Considerato che l'Ente provinciale non ha mai provveduto a disporre la proroga della suddetta nomina, deve assumersi, senza alcun dubbio, che il mio incarico all'interno della Giunta Esecutiva deve ritenersi a tutti gli effetti cessato.
Ad ogni modo, per mero rispetto dell'Ente Parco e degli imprenditori le cui sorti sono legate all'operatività di detto Ente, mi permetto di fornire il mio umile contributo alla discussione.
Come tutti i soggetti intervenuti nella questione in oggetto hanno avuto modo di rilevare, 1'art. 11 dello Statuto presenta un vulnus normativo in relazione all'eventualità delle dimissioni del Presidente.
In considerazione delle (irrevocabili) dimissioni presentate dal Presidente on. Lavarra, il vulnus dell'art. 11 ha provocato l'immobilismo della Giunta Esecutiva e, conseguentemente, di tutte le attività ad essa connesse.
Preso atto della nota del 22.05.2020 con la quale la Regione Puglia ha riscontrato la richiesta di chiarimenti formulata dal Direttore del Parco in data 25.02.2020, pur ritenendo apprezzabile Io sforzo dell'Ente regionale che suggerisce di superare il vulnus dell'art. 11 applicando, per analogia, le modalità operative previste dall'art. 8, co. 2 per la convocazione dell'Assemblea Consortile in assenza del Presidente - ritengo opportuno evidenziare che al momento esiste la possibilità di operare nel pieno rispetto delle norme statutarie oggi vigenti, senza far ricorso ad alcun artificio normativo fondato sull'estensione di meccanismi operativi o sul rimando a norme di carattere generale (vedi il riferimento al TUEL proposto dalla Regione).
Si tratta, semplicemente, di effettuare una modifica dello Statuto per eliminare il vulnus dell'art. 11 e, magari (visto che si è in ballo!), provvedere, nel caso, anche ad una revisione più ampia ed accurata dell'intero Statuto alla luce delle esigenze emerse nel corso degli anni.
La competenza ad approvare, e quindi a modificare, Io Statuto è dell'Assemblea Consortile, l'organo del Consorzio che, a nota dell'art. 6 dello Statuto, è composto dai rappresentanti degli Enti Associati nella persona del Presidente della Provincia e dei Sindaci dei Comuni consorziati (Fasano ed Ostuni), o loro delegati.
Orbene, tutti i soggetti che compongono I ‘Assemblea Consortile sono al momento in carica e quindi detto organo può regolarmente svolgere le proprie funzioni, come peraltro ha già dato dimostrazione di poter fare in occasione della nomina del Presidente (avv. Alfredo Tanzarella) in sostituzione dell'on. Lavarra a seguito delle sue dimissioni-circostanza peraltro già evidenziata dalla Regione Puglia nella succitata nota di riscontro ed anche in occasione della riunione tenutasi Io scorso 25 maggio 2020, presieduta, in qualità di presidente dell'Assemblea, dal Sindaco di Ostuni, avv. Cavallo.
L'Assemblea Consortile, infatti, può riunirsi anche in assenza del Presidente proprio in virtù del meccanismo di sostituzione previsto dal comma 2 dell'art. 8 dello Statuto.
Non a caso, infatti, dopo aver evidenziato che "allo stato, quello che rileva e che pare essere la sola certezza è la presenza della figura del Direttore del parco che se è vero che non possa essere unica figura ad occuparsi delle sorti difficili del parco ha, ai sensi del Regolamento di organizzazione degli ci del Parco, art. 6, la responsabilità gestionale dell'Ente", la Regione conclude il proprio contributo invitando" gli organi consortili ognuno per le proprie competenze ad attivarsi in merito quanto prima".
In definitiva, dunque, ribadisco di non poter dar seguito alla Sua richiesta in quanto al momento, in virtù della scadenza del mandato ricevuto dalla Provincia di Brindisi, non ho alcun titolo ad operare come componente della Giunta Esecutiva.
Per quanto attiene alla risoluzione della vicenda, auspico vivamente che gli organi politici preposti al funzionamento dell'Ente Parco, con piena assunzione delle proprie responsabilità e senza ulteriori indugi, vogliano dar seguito alla modifica della Statuto per rimuovere il vulnus esistente che, al momento, congela l'operatività dell'Ente e, conseguentemente, l'attività di tanti imprenditori collegati alle sorti del Parco.
E tutto ciò anche per scongiurare l0 spettro di un commissariamento dell'Ente Parco, che può diventare merce di scambio nella prossima tornata elettorale.
Sarebbe una sconfitta dei politici e della politica locale.
Distinti saluti
Dino Cofano»
di Redazione
11/06/2020 alle 07:29:47
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