EMERGENZA CORONAVIRUS
Il cuore fasanese è più forte di una pandemia
La grande risposta della popolazione fasanese tutta, ad una crisi che nessuno si aspettava, sta tenendo a galla centinaia di famiglie colpite dalla crisi economica che la pandemia porta con se
Fasano – Quella appena trascorsa, per la maggior parte dei fasanesi, è stata una Pasqua atipica, per via della quarantena che ha costretto tutti noi a festeggiare la resurrezione del Signore in maniera diversa dal solito, senza grandi tavolate con amici e parenti e soprattutto senza il contatto con i più cari, senza abbracci e strette di mano.
Ma a parte gli sfortunati contagiati (per fortuna molto pochi a Fasano) in tanti hanno potuto imbandire comunque una bella tavola e festeggiare con le portate della tradizione, magari condividendo il momento di festa con amici e parenti tramite videochiamate e videomessaggi in chat.
Certo, in molti hanno ridimensionato il loro target di spesa, iniziando a badare più alla sostanza che alla forma, ma per diverse famiglie la pandemia di Coronavirus è un momento di profonda crisi, soprattutto economica, data dalla mancanza di lavoro, che si trasforma in mancanza di sostentamento per le più basilari esigenze giornaliere.
In questo quadro di grossa emergenza, i soli aiuti del Governo non bastano. Ed è qui che entra in campo il grande cuore della comunità fasanese, che tramite il Banco Alimentare, ha mostrato il suo lato migliore, quello della condivisione, dell'essere comunità, della solidarietà cristiana.
Organizzato e gestito dalla Zona Pastorale, con la collaborazione del Comune di Fasano e della Protezione Civile, l'operazione “Banco Alimentare” sta distribuendo “pacchi spesa” a tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta. La raccolta dei generi di prima necessità avviene direttamente nei supermercati, negli alimentari e in tutte le attività commerciali aperte, dove i clienti possono comprare qualcosa da donare ai più bisognosi.
Con il nostro videoservizio, la scorsa settimana vi abbiamo illustrato praticamente come funziona il Banco Alimentari, ed oggi tracciamo un primo, parziale bilancio di ciò che la comunità fasanese è riuscita a donare.
Con la prima distribuzione, che si è svolta dal 23 marzo al 3 aprile, si è riusciti a offrire il pacco spesa con tutti i generi di prima necessita a ben 198 famiglie.
La seconda distribuzione, svoltasi dal 7 al 11 aprile, ha previsto un pacco spesa molto più ricco, con un occhio di riguardo alle esigenze dei piccoli che a Pasqua hanno potuto festeggiare con l'uovo di cioccolata e la relativa sorpresa. Sono state più di 350 le famiglie che hanno ricevuto il pacco spesa pasquale, per un totale di oltre 1100 persone. Da segnalare che in questi dati non sono contate le 30 famiglie che sono assistite in situazione di emergenza dalle Vincenziane e dalla Caritas.
Inoltre, numerose sono state le donazioni giunte su conto corrente messo a disposizione del Banco Alimentare, che attualmente ha raggiunto i 10mila euro di donazioni. Questi fondi sono stati utilizzati in parte per completare i pacchi spesa della seconda distribuzione, e in parte sono accantonati per permettere di effettuare una terza distribuzione che avverrà tra fine aprile e i primi di maggio.
Un capitolo a parte va registrato per le imprese, le attività produttive, i negozi e l'associazionismo fasanese che, molti in maniera anonima, hanno voluto aiutare la comunità con donazioni in materie prime (tanta la frutta e verdura, donata dalle aziende agricole e l'olio donato dai frantoi), con donazioni in denaro o con raccolte fondi che hanno permesso l'acquisto di uova di pasqua per rendere meno difficile e pesante la festività per i più piccoli.
di Redazione
13/04/2020 alle 05:00:53
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