Uscite fuori dagli schemi: l'invito di Bepi Costantino ai giovani

Fasano - È un giornalista professionista, un ingegnere meccanico, è anche Console onorario del Costa Rica, ma soprattutto Bepi Costantino è un ottimista fino all'osso. La sua fiducia nei giovani è racchiusa in Si può (Mario Adda Editore), il suo libro presentato ieri 21 febbraio nella Sala di Rappresentanza a Fasano. L'incontro è stato moderato da Pier Francesco Palmariggi, Consigliere Comunale delegato alla valorizzazione internazionale del territorio, e Vincenzo Saponaro, avvocato esperto di internazionalizzazione.

Il titolo del libro è di per sé controcorrente: è diventato ormai raro, soprattutto al Sud, sentir dire “ce la posso fare, qui e ora”. Bepi Costantino, infatti, racconta le esperienze di imprese giovanili che sono sbocciate in Puglia, in quel Sud che si svuota sempre di più. La parola d'ordine è sostenibilità che, raccomanda Costantino, deve essere contemporaneamente economica, ambientale e sociale. Ma soprattutto i giovani devono smettere di seguire chi li ha preceduti: la sfida di oggi è affrontare la velocità del cambiamento, l'unico modo per farlo è inventare se stessi e avere coraggio, abbandonando l'autocommiserazione ereditata dalla generazione precedente. In più, bisogna innamorarsi: amare un'idea, un progetto, un territorio, perché soltanto in questo modo si trova l'audacia. Il tutto, però, deve essere fondato su una forte etica.

I consigli che Bepi Costantino ha rivolto ai giovani imprenditori e non sono essenzialmente tre: dare importanza al percorso formativo che debba essere profondo e interattivo; intraprendere un percorso esperienziale; infine, uscire fuori dagli schemi, rifiutare i sistemi passati che non hanno funzionato, e crearne di nuovi proprio perché «i mestieri del futuro non sono stati ancora inventati».