QUESTIONE DA RISOLVERE
Vito Bianchi: 'Pronti ad azioni clamorose se chiuderanno l'ufficio postale alla Selva'
Il leader del movimento 'in Comune' ha anche invitato, nell'ultima conferenza dei capigruppo, il primo cittadino a fare il possibile per evitare la chiusura della filiale silvana
L'ufficio postale della Selva
FASANO - «La soppressione dell'ufficio postale a Selva di Fasano non è più così scontata come poteva sembrare fino a qualche settimana fa, tutt'altro». E' questo il pensiero di Vito Bianchi, rappresentante del movimento “in Comune” in consiglio comunale. «Per scongiurare l'ennesima perdita di un servizio importante e, per certi versi, storico per la comunità collinare – spiega Bianchi – esistono ancora dei margini d'azione. Lo sportello postale della Selva appartiene alla medesima tipologia degli uffici di Torre Canne e Pozzo Faceto, che pure resteranno in funzione. Ma l'ufficio silvano ha un bacino d'utenza molto più esteso degli altri due, giacché annovera Laureto, Canale di Pirro e Cocolicchio. Senza contare le numerose persone che da Fasano-centro e dai dintorni preferiscono spostarsi alla Selva per le operazioni postali. Si tratta, dunque, di un riferimento irrinunciabile per i residenti silvani (e non solo): un servizio che andrebbe addirittura potenziato. Ebbene, la paventata chiusura dell'ufficio silvano può essere evitata con un'opportuna azione di mediazione, che durante una conferenza dei capi-gruppo consiliari ho personalmente voluto suggerire al sindaco Di Bari, e che ha trovato un immediato riscontro nel primo cittadino. Per il momento, dunque, la procedura di dismissione dell'ufficio postale è in fase di sospensione, e il pericolo di una chiusura entro dicembre dovrebbe essere scongiurato».
Qualora le Poste Italiane dovessero restare sorde alle giuste richieste della collettività, non sono escluse forme di protesta clamorose. «Insieme a tutti i residenti silvani e ai fruitori dello sportello – aggiunge Vito Bianchi – ci auguriamo che le Poste Italiane abbandonino definitivamente l'idea di chiudere lo sportello della Selva. Altrimenti, e questa è più di una promessa, saranno in molti, fra i cittadini fasanesi, ad abbandonare Poste Italiane, togliendo alla società i propri depositi, conti correnti e domiciliazioni, e spostandoli verso altri e più agevoli istituti di credito. Dove le file da fare, in attesa del proprio turno, sono sicuramente meno lunghe».
di Redazione
22/10/2012 alle 14:53:50
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