INIZIATIVA SOLIDALE
La risposta di Pezze di Greco all'invito fatto da Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri
La parrocchia pezzaiola ha accolto la proposta del Santo Padre vivendo la propria giornata di accoglienza e condivisione verso ogni tipo di povertà
FASANO- ‘A volte basta poco per restituire speranza: basta fermarsi, sorridere, ascoltare'. Questo è un tratto del messaggio che Papa Francesco ha voluto scrivere alla vigilia della ‘III Giornata dei Poveri' svoltasi domenica scorsa (17 novembre). Un invito a cui anche in questa edizione la parrocchia ‘S. Maria del Carmine' di Pezze di Greco ha voluto rispondere, confermando quello di bello che già fu fatto nelle precedenti edizioni grazie al lavoro e alla disponibilità dei numerosi volontari.
Un giorno di festa più che di commiserazione, in cui le porte della Chiesa sono state aperte per chiunque volesse condividere il piacere dello stare insieme. In un mondo dove la povertà materiale è, purtroppo, divenuta quotidianità, la giornata di domenica è stata occasione anche per ricordare coloro che non vivono solo una miseria economica ma anche per coloro che convivono con una povertà di spirito, di luce, di energia e di gioia.
Ed è così che la celebrazione eucaristica mattutina ha dapprima riunito fedeli e non per dar ascolto alle testimonianze degli ospiti presenti in questa terza edizione, giunta da: Centro prima Accoglienza ‘Casa del Sole', Casa Pronta Accoglienza ‘Madre Teresa di Calcutta', e gruppo ‘Operazione Mato Grosso'. Ospiti che si sono soffermati anche nel corso del pranzo di condivisione vissuto tra le mura e le navate della parrocchia pezzaiola. Una scena insolita ma che probabilmente racchiude in sé il significato principale della giornata che si fonda sull'accoglienza e rispetto Cristiano del progetto.
Circa 350 persone, che racchiudevano ogni fasci di età, hanno così potuto conoscersi e confrontarsi sulle proprie origini, linguaggi e tradizioni, dove nessuno si sentiva diverso ma semplicemente adatto per il bene e per il servizio verso l'altro. Una giornata che ha centrato in pieno il messaggio del Santo Padre, utile a rafforzare il senso di coesione della comunità civile e a rafforzare i rapporti di conoscenza e solidarietà tra vicini.
«Siamo stati ispirati dal messaggio di Papa Francesco per questa giornata e l'abbiamo fatto diventare una domenica della speranza, perché come cristiani non possiamo credere a chi semina solo messaggi di paura e chiusura – ha sottolineato il parroco don Francesco Zaccaria nel corso di un'intervista che uscirà integralmente sul prossimo numero di ‘Osservatorio'-. Abbiamo ascoltato tante piccole storie di speranza, come quella del giovane Bakary che dal Mali in guerra è scappato e ha raggiunto l'Italia sopravvivendo all'inferno libico, e che adesso parla italiano ed è diventato pizzaiolo professionista. Abbiamo ascoltato la storia di Damiano che ci ha raccontato come tanti ragazzi trovano tempo per dedicarsi agli altri nel bisogno. E poi – continua don Francesco - tante altre storie e tanti incontri a tavola, tra persone diverse e lontane, dove tutti eravamo ricchi della gioia seminata dai volti sorridenti e dalle strette di mano. Come ci ha ricordato il Papa: basta poco per seminare speranza».
di Donato Miccoli
19/11/2019 alle 01:06:42
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