FESTIVAL DELLA SCIENZA
Festival della Scienza 2019: si parte al Teatro Sociale
La ricercatrice Elena Cattaneo e il giurista Gustavo Zagrebelsky hanno dato avvio a questa seconda edizione del Festival, a seguire uno spettacolo sulla vita di Barbara McClintock
Fasano - Verso l'ignoto e l'inesplorato: questa è la direzione di uno scienziato, armato di uno zainetto riempito di metodo e caparbietà. Da Barbara McClintock, ricercatrice e premio Nobel per la Medicina nel 1983, a Elena Cattaneo, ricercatrice anche lei e senatore a vita, ieri 19 ottobre il palco del Teatro Sociale ha ospitato un sano dibattito e uno spettacolo che hanno aperto la seconda edizione del Festival della Scienza a Fasano.
Con il patrocinio della Regione Puglia e la sponsorizzazione di Eni, per questa importante e unica manifestazione – organizzata dal Comune di Fasano – proprio Elena Cattaneo ha dialogato con il giurista Gustavo Zagrebelsky, ex presidente della Corte Costituzionale, sulla figura del maestro e insieme le due personalità hanno cercato di darne una definizione, sia scientifica che umanistica, guidati dal consigliere regionale Fabiano Amati.
Prima dell'inizio, il sindaco Francesco Zaccaria ha salutato il pubblico e ringraziato i collaboratori (tra cui il Politecnico di Bari e l'ASL) e il direttore scientifico del Festival, Pino Donghi, oltre ai ragazzi del liceo “Da Vinci” per i quali questo evento ha rappresentato un'occasione di alternanza scuola-lavoro.
Il filo rosso di questa edizione è il rapporto fra Scienza e Politica: da qui si è partiti ieri, tentando di delineare non solo le caratteristiche del maestro, ma anche il ruolo che l'etica assume nell'agire scientifico. Per Elena Cattaneo il maestro è colui che dimostra il suo coraggio, investigando l'ignoto e non arrendendosi davanti a un fallimento; e di maestri del genere la Storia della Scienza ne è piena: da Rita Levi-Montalcini al team che ha scoperto le onde gravitazionali. Per Gustavo Zagrebelsky, invece, il maestro è colui che è un passo più avanti rispetto agli altri che però ne riconoscono la grandezza: la parola stessa latina, magister, ha in sé il concetto di “superiorità”.
Al caloroso dibattito è seguito un emozionante spettacolo sulla vita della ricercatrice Barbara McClintock, “Il desiderio di conoscere”, interpretata da Francesca Fava con la regia di Graziano Piazza. Nascere donna, all'inizio del Novecento, e voler fare la ricercatrice non era di certo semplice né usuale, ma lei ce l'ha fatta. Nata a Hartford, negli Stati Uniti, studiò genetica alla Cornell University nello Stato di New York e di qui la tortuosa carriera accademica, ostacolata dal suo non essere maschio. Negli anni '50 dovette difendere i suoi studi sulle piante di mais, distribuite dall'attrice in prima fila, che le valsero il premio Nobel per la Medicina nel 1983. «Non possiamo insegnare a noi stessi ad amare ciò che è diverso, possiamo però imparare a comprenderlo e, grazie alla comprensione, il resto verrà da sé»: questa la riflessione che ha chiuso la prima serata del calendario del Festival.
di Sara Altamura
20/10/2019 alle 00:02:40
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