La memoria di Leo Tarì ricordata attraverso la sua passione automobilistica

FASANO- Per conoscere una persona basta guardare le sue passioni. Pensando a Leo Tarì non si può che non pensare alla sua per la quattro ruote per eccellenza italiana: la 500. Si è rinnovato anche quest'anno, per la nona edizione, nella giornata del 22 settembre a Pezze di Greco il ‘Pezze 500 - Memorial Leo Tarì', ragazzo classe ‘90 scomparso una mattina di ottobre del 2010 a causa di un tragico incidente stradale sulla strada che collega le città di Cisternino e Fasano.

Macchina organizzativa come ogni anno messa su da tanti suoi amici supportati dalla famiglia del giovane ragazzo che anche quest'anno, hanno saputo richiamare numerosi appassionati della ‘Regina delle auto' i quali allineando in bella mostra i propri gioiellini hanno colorando in questo modo la via principale della frazione e onorato la memoria del ragazzo. Spazio non solo all'automobile il cui primo modello fu costruito nel 1936 ma anche alle sue derivate e altre auto d'epoca che nel corso degli anni hanno scritto pagine della storia automobilistica italiana. La calda giornata di fine settembre ha permesso anche a semplici curiosi di riempire Corso Nazionale e di scattare qualche foto ricordo ai diversi modellini di auto. Un'opportunità anche per conoscere meglio Leo, tra aneddoti e ricordi, che hanno sottolineato l'animo puro e gioviale dell'allora ventenne.

La mattinata è stata anche occasione per sensibilizzare i presenti riguardo alla sicurezza stradale. Un memorandum spesso sottovalutato e dimenticato ma evidenziato dalla presenza in piazza del gazebo dell'associazione ‘Flavio Arconzo – Vittime della strada'. A portare il saluto istituzionale è stato il vice sindaco Giovanni Cisternino che ha sottolineato come «La sicurezza stradale sia un obbligo non solo per noi stessi ma anche per tutti gli altri». C'è stato anche un momento di preghiera con la benedizione elargita dal parroco don Francesco Zaccaria ai partecipanti alla manifestazione e alle loro autovetture a cui fatto seguito quello che nel corso dell'edizioni è divenuto un modo per avvicinarsi maggiormente al giovane Leo: il lancio di tre lanterne cinesi a cui ad ognuna era appesa una foto del ragazzo pezzaiolo. Dopo essere stati in mostra per l'intera mattinata, la giornata si è conclusa con la sfilata finale dei Cinquecentisti per raggiungere una zona ristoro nella quale si è vissuto un ultimo momento di convivialità.