Di Bari: 'Un successo di democrazia partecipata'

FASANO - Il sindaco di Fasano Lello Di Bari dispensa sorrisi a destra e a manca. E' raggiante per il risultato ottenuto dalla consultazione indetta per l'occasione. Soddisfatto per i numeri e, naturalmente, per il risultato. «E' un risultato entusiasmante andato oltre le più rosee aspettative – esordisce il primo cittadino -. Questo nonostante tutte le gufate fatte registrare da parte di qualche sporadico esponente dell'opposizione mentre la maggior parte di quest'ultima era d'accordo. Mi sembrava giusto coinvolgere i cittadini in quanto approvare una delibera in consiglio comunale facendo dare indicazioni ai soli consiglieri non avrebbe rispecchiato in pieno la volontà dei fasanesi. Sono però mortificato dal fatto che qualche esponente politico nazionale (il riferimento è all'onorevole Alfredo Mantovano, ndr) abbia dato disposizioni telefoniche indirizzando la scelta verso Brindisi. E' una cosa che non accetto assolutamente in quanto io personalmente non ho chiesto il permesso a nessuno e né tantomeno il nostro riferimento regionale, Raffaele Fitto, ha messo bocca in questa vicenda dando indicazioni. E' inconcepibile che dall'alto possano arrivare direttive sulla volontà dei fasanesi. Mi è stata contestata anche la mancata presenza di altre opzioni ma la confusione che regna totale in questa vicenda non ci permetteva di rendere difficile il pensiero dei cittadini».

Sulla scelta, scontata, di Bari, il primo cittadino fasanese non aveva dubbi. «Lo sapevamo – sottolinea -. Fasano si è sempre sentita barese. Negli anni in cui fu sindaco mio padre, dal '46 al '49, ci fu un ordine del giorno di consiglio comunale in cui si chiedeva di tornare alla provincia di Bari. Successivamente anche il sindaco Maria Chieco Bianchi fece un analogo ordine del giorno e infine durante l'amministrazione Ammirabile fu proposta una petizione in questo senso. Era improponibile, quindi, una soluzione diversa da quella venuta fuori dalla consultazione. Ero timoroso all'inizio che l'affluenza potesse essere limitata invece i cittadini hanno risposto benissimo. Segno che quando un problema sta particolarmente a cuore alla cittadinanza questa sente il dovere civico di esprimere la sua opinione».

Di Bari ritiene il risultato anche un atto di ulteriore fiducia nei suoi confronti. «Io non mi ero espresso sino alla conferenza stampa perché non volevo influenzare nessuno – conclude -. Ma poi ho fatto il distinguo tra i vantaggi tra la scelta di Bari e l'area metropolitana e la costituenda Brindisi-Taranto. Ho manifestato la mia preferenza verso la prima opzione e i cittadini mi hanno riconfermato “la fiducia” mentre chi ha dato indicazioni diverse è rimasto con le pive nel sacco»