BARI IN JAZZ
I Farlibe Duo e lo yiddish al Minareto
Ieri sera, per la rassegna 'Bari in Jazz', il duo ha incantato la Selva con melodie e parole del popolo ebraico
Fasano- Yiddish, tristezza e ironia sono l'essenza del repertorio che, ieri 10 agosto, il Farlibe Duo – formato da Mirko Signorile al pianoforte e Giovanna Carone alla voce insieme a Daniele Sepe al sassofono – ha portato sul palco del festival metropolitano “Bari in Jazz” al Minareto.
Nato quasi dal caso dieci anni fa, con il Farlibe Duo il jazz e il contemporaneo si incontrano in un terreno altro che è la musica ebraica d'autore: è stata la lingua yiddish, infatti, ad aver incantato il pubblico con le sue sonorità aspre e malinconiche. Fra antichi canti sefarditi e brani tipici della tradizione – ad esempio, Dona Dona oppure Tumbalalaika – i Farlibe hanno raccontato la storia di un popolo nostalgico e irriducibile che spesso ha espresso se stesso per mezzo di filastrocche e giochi di suoni. Così, con ironia e dolcezza la voce di Giovanna Carone ha narrato, fra le altre, la storia di miseria che un ebreo polacco ha trasformato in canzone, dal ritmo allegro e scherzoso.
E ancora: nei duetti fra Signorile e Sepe la tenacia si è avvertita a ogni nota e ogni respiro, fluttuando tra la tastiera del pianoforte e il sassofono, con grande maestria. Nella scaletta sono stati eseguiti anche brani del loro nuovo album, “Le Città Invisibili”, ispirato all'omonimo libro di Italo Calvino, e canzoni originali in cui lo yiddish si è mescolato al dialetto barese.
Prossimo appuntamento lunedì 12 agosto con il concerto del CousCousMusic in “Viaggio tra suoni e profumi del Mediterraneo”, con inizio alle 21:30 sempre presso il Minareto (Villa Damaso Bianchi) alla Selva.
di Sara Altamura
11/08/2019 alle 00:41:30
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