INIZIATIVA EUROPEA
Gemellaggio tra il club Lions Fasano Host e quello belga di Duché de Brabant
Un gruppo di soci fasanesi ha partecipato al 58° forum europeo dei Lions a Bruxelles suggellenado anche tante amicizie
Bruxelles
FASANO - Nel nome dei forti legami e delle relazioni economiche e culturali intessute tra l'Italia e il Belgio già dal Rinascimento, quando i grandi mercanti e banchieri toscani si trasferivano nelle città delle Fiandre, e fino al periodo del secondo dopoguerra, quando l'emigrazione italiana assunse il duplice valore politico e lavorativo, si è svolto, dal 6 all'8 settembre scorso a Bruxelles, il gemellaggio tra i Clubs Lions Fasano Host e Duché de Brabant, in occasione del 58° Forum Europeo Lions. La numerosa delegazione fasanese composta da soci e familiari, guidata dal governatore del Distretto 108 Ab Francesco Barracchia e dal presidente Bebé Colucci, ha raggiunto la capitale accolta dal socio italo-belga Giovanni Fulgaro, presidente del comitato per il gemellaggio, che ha “scortato” e guidato il gruppo negli incontri istituzionali e in quelli a carattere turistico-culturale.
Toccante e di grande impatto emotivo la cerimonia di firma del patto di gemellaggio, nell'accogliente sede del club belga, introdotta dalle note degli inni nazionali e soprattutto dell'Inno alla gioia che in quegli istanti ha fatto vivere la presenza a Bruxelles come la più giusta nel posto giusto, e dove i sentimenti di unione e condivisione che hanno ispirato i padri dell'Europa unita, sembravano potersi toccare con le mani e col cuore. Questa considerazione si è rafforzata nel prosieguo della serata quando, in un'atmosfera già di vera amicizia, il governatore italiano e il presidente fasanese hanno tenuto i loro discorsi in lingua francese, salutando le autorità lionistiche e i soci fiamminghi in nome e memoria di tutti i lavoratori emigranti, operai o minatori italiani che, a seguito dell'accordo bilaterale del 1946 firmato tra Italia e Belgio, in pieno clima di ricostruzione post-bellica, spesso in condizioni di disagio e povertà, elessero il Belgio a seconda patria, stabilendosi con le loro famiglie, i cui discendenti sono oggi una componente fondamentale della società di quella nazione. Non da meno si sono comportati i lions ospitanti che proprio nel nome e per ricordo dei nostri connazionali hanno rivolto parole di stima ed elogio per l'impegno che gli italiani hanno profuso in Belgio.
Tutti i relatori hanno sottolineato come il gemellaggio rappresentasse la testimonianza concreta di quei principi fondamentali che legano tutti i Lions, quali l'amicizia e il servizio e di come stringere rapporti di collaborazione deve significare non tanto “dare”, quanto “condividere”, azione che, oltre ad affermare i semplici valori della solidarietà, soddisfa la necessaria esigenza dell'uomo di agire nel bisogno degli altri, nel bisogno di unità, alla ricerca di un benessere interiore condiviso con lealtà e rispetto. A seguito del consueto scambio di doni, che il club del presidente Colucci ha scelto accuratamente tra i simboli della nostra terra e della nostra tradizione, è stato proiettato un filmato creato per l'occasione dai soci di Fasano con immagini di luoghi e paesaggi del territorio, che ha costituito l'invito ufficiale ad ospitare il Club fiammingo nel prossimo mese di giugno.
Non meno suggestiva e di grande esempio lionistico, la serata in cui il gruppo fasanese é stato ospite dei belgi ai piedi della maestosa abbazia norbertina di Grimbergen, nella sede che l'altro prestigioso club fiammingo locale aveva scelto per una cena-service; mentre i numerosissimi commensali venivano serviti ai tavoli con grande senso del servizio e della condivisione dagli stessi soci ospitanti, si é rafforzata una genuina amicizia, che intessuta di scambi verbali multilingua, ha fatto sentire tutti i presenti uniti in un'unica grande comunità che in quel momento esaltava con estrema naturalezza i principi essenziali di un'Europa unita. Di grande interesse si sono rivelate le visite guidate sapientemente organizzate per far visitare agli ospiti fasanesi i monumenti e le opere d'arte della capitale Bruxelles, e delle straordinarie città di Bruges, la “Venezia del nord”, e di Gand, fino alla serata di saluto in una bellissima Grand Place vestita a festa, con bande musicali e fuochi d'artificio, che sotto gli scatti delle tantissime fotografie tra i soci dei due clubs, ha suggellato un esperienza davvero speciale.
di Redazione
10/10/2012 alle 07:20:34
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