Settimana della Fede: Le dipendenze come problema sociale

FASANO - “Mi gioco la vita. Le dipendenze come problema sociale” è stato il tema della seconda serata della “Settimana della Fede”, tradizionale appuntamento di riflessione organizzato, durante il periodo quaresimale, dalle zone Pastorali di Fasano e Fasano sud. Filo conduttore dell'edizione 2019 sono le dipendenze, tema necessario da affrontare all'interno di una città, quella di Fasano, che nel 2017 ha speso ben 74 milioni di euro in giochi d'azzardo.

Protagonisti della serata sono stati il dott. Antonio Casarola, della comunità Oasi 2 San Francesco Onlus di Trani, la dott.ssa Antonietta Mancini, psicologa e psicoterapeuta del Ser. D. di Fasano e il dott. Luigi Pugliese, presidente dell'associazione Humanamente.

Dapprima il dott. Antonio Casarola ha spiegato la funzione dell'Oasi 2, una comunità che favorisce il benessere individuale e collettivo tutelando il diritto alla salute, al lavoro, alla libertà, contrastando ogni forma di discriminazione ed esclusione. L'obiettivo perseguito dai volontari a favore dei giocatori d'azzardo patologici, è quello di far comprendere ai proprietari e ai concessionari delle slot, oltre che alla politica, di quanto sia importante prendere a carico la persona affetta dalla patologia analizzando le problematiche sviluppate dall'uso di tali giochi. Uno dei problemi più grandi, però, è che spesso i giocatori d'azzardo ludopatici non si lasciano aiutare dai servizi del Ser.D., perché credono che questi siano destinati esclusivamente alle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti o dipendenti dall'alcool, rifiutando così la possibilità di aiuto.

A Fasano, si sta cercando una risoluzione a questa rischiosa problematica, così l'associazione Humanamente ha ben pensato di istituire uno sportello di ascolto sulla ludopatia, rivolto ai giocatori d'azzardo, ai propri familiari o amici, che abbiano voglia di essere aiutati, in forma totalmente gratuita, da persone competenti. Questa potrebbe essere una grande opportunità per chi può e deve essere aiutato, per cercare di riacquisire la propria libertà, obiettivo anche del ciclo di incontri formativi organizzati dalla Chiesa cittadina.