INCHIESTA GIUDIZIARIA
I nodi arrivano al pettine: la Tra.De.Co. citata per frode ai danni del Comune di Fasano
La Procura della Repubblica di Brindisi ha concluso le indagini su tutte le inadempienze contrattuali e chiede il rinvio a giudizio per ben 14 inadempienze contrattuali
Fasano - Le inadempienze della Tra.De.Co nella gestione del contratto di appalto della raccolta dei rifiuti solidi urbani del Comune di Fasano finiscono in Tribunale.
Infatti. il Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Brindisi dott.ssa Tea Verderosa, su richiesta del Pubblico Ministero dott. Giovanni Marino, ha fissato per il prossimo 25 giugno l'udienza preliminare per valutare se ci sono i presupposti per il rinvio a giudizio di Saverio Columella, rappresentante legale della Tra.De.Co. che secondo l'accusa avrebbe commesso “frode ai danni del Comune di Fasano nell'esecuzione del contratto d'appalto relativo alla gestione del servizio integrato di igiene urbana e nell'adempimento dello stesso, facendo mancare in tutto ed in parte cose ed opere necessarie a soddisfare il servizio pubblico locale di raccolta e smaltimento dei rifiuti”.
L'inchiesta, prese il via nel giugno del 2015 a seguito di una denuncia-querela. Le indagini della Procura sono state svolte dalla Guardia di Finanza di Fasano – Squadra Mobile. A seguito di queste indagini ora il PM chiede il rinvio a giudizio di Columella in base agli artt. 416, 417 del c.p.p.
Quali sarebbero le inadempienze accertate dalla Procura nella gestione dell'appalto?
Sarebbero ben 14:
- mancato allestimento del veicolo “eco-point mobile”;
- mancata effettuazione nel periodo estivo del servizio itinerante “eco-point mobile” nei centri urbani di Fasano e frazioni;
- mancata fornitura di n. 1 pulisci spiaggia tipo “solarino”;
- mancata fornitura di 659 roll-container rispetto a quelli previsti dal progetto nel (40 consegnati a fronte di n. 699 previsti);
- ;mancato posizionamento di 30 cestini getta rifiuti da 70 litri in pietra, tipo dissuasori del traffico;
- mancata fornitura di 600 contenitori tipo “maialino” per la raccolta di pannolini;
- mancata fornitura di n. 1 eco-compattatore “tipo Greeny Ee2”;
- mancata fornitura di n. 2 celle di carico;
- mancata dotazione dei netturbini di 28 tablet-palmare UNts-Gprs e di ulteriori n. 3 tablet-palmare UHF;
- mancata fornitura di 5028 buste mercato in materiale biodegradabile;
- mancata fornitura di sacchi a tenuta stagna per la raccolta di carcasse animali;
- mancata gestione di 2 aree verdi di rondò stradali;
- mancata implementazione del sistema di controllo e monitoraggio con identificazione delle utenze;
- mancata implementazione del sistema web based “Amica integrata” e mancata fornitura di relative tessere;
- mancata fornitura di 10 telecamere per il monitoraggio dei siti degradati;
- mancata dotazione di un sistema di pesatura per l'utenza presso la sede aziendale.
Se ci sarà rinvio a giudizio, il Comune di Fasano potrebbe costituirsi parte civile, anche se con la Tra.de.co. il Comune chiuse una transazione per i mancati servizi effettuati con un risparmio gestionale per l'ente di circa 2 milioni di euro.
Per la cronaca, quasi tutte queste inadempienze erano state più volte denunciate, prima di ogni altro, anche dal nostro giornale cartaceo.
Ora è arrivato finalmente il momento di dare conto della sciagurata gestione del servizio di raccolta dei rifiuti avviato nel 2013.
di Redazione
01/03/2019 alle 19:40:30
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