TASSA DI SOGGIORNO
La Federlberghi e gli operatori turistici si rivolgono al Prefetto
In una lettera al sindaco, ai consiglieri comunali e al Prefetto ribaditi i motivi del dissenso degli albergatori.
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Fasano - Gli albergatori sono in stato di agitazione: l'annuncio della modifica del regolamento comunale che disciplina l'applicazione della tassa di soggiorno ha creato malumori e proteste. Così ben venti società cui fanno capo quasi tutti gli alberghi di Fasano hanno inviato una lettera al Comune di Fasano, al Collegio dei Revisori dei Conti, al presidente Del Consiglio, ai Consiglieri Comunali e al Prefetto di Brindisi.
Nella nota dopo aver ribadito che l'imposta di soggiorno è una Tassa di Scopo e che quindi il suo utilizzo deve essere finalizzato a interventi nel settore turistico, vengono ricordate le inadempienze del Comune che dal 2015, anno di introduzione della tassa, non ha mai dato conto agli stessi albergatori dell'uso dal ricavo di quelle imposte,
«Nonostante la Aba Federalberghi Brindisi e le strutture ricettive del Comune di Fasano - si legge nella nota - abbiano in questi anni tentato di partecipare alla programmazione ed al monitoraggio degli utilizzi delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno, indicando anche i componenti che avrebbero dovuto rappresentare gli operatori di settore nell'Organismo permanente da istituire, l'amministrazione non ha mai dato seguito a detta istituzione, né ha mai in alcun modo dato conto degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno riscossa in questi anni, né ha dato conto dell'utilizzo delle risorse derivante da detta tassa di soggiorno, così impedendo e sottraendosi di fatto al controllo da parte degli operatori del settore che rappresenta invece pieno diritto degli stessi»
Partendo da questi presupposti vengono spiegate le ragioni della protesta.
«Da tali circostanze – prosegue la missiva – si origina il grave malcontento e la volontà di opporsi ad un prelievo che costituisce un pesante aggravio per gli operatori e per il turista che verrà conseguentemente disincentivato a trascorrere le proprie vacanze nel territorio di Fasano a causa dell'aumento dei costi dell'ospitalità.
E difatti la tassa di soggiorno è tale da incidere negativamente sullo sviluppo del settore poiché rende le strutture non concorrenziali rispetto ad altre località, dove la tassa di soggiorno non esiste ovvero è meno incidente rispetto al Comune di Fasano. Alla luce di tali rilievi molteplici sono le preoccupazioni che detta tassa sta ingenerando negli operatori del settore i quali portano avanti specialmente con i tour operators una programmazione economica con la fissazione dei prezzi dei servizi offerti che necessita di una tempistica che va da 12-18 mesi prima. Dimodoché è gravemente lesivo per gli operatori del settore vedere aumentati i costi della propria attività con eventuali aumenti o aggravamenti dell'imposta di soggiorno, una volta che gli accordi contrattali con i tour operators nazionali ed internazionali sono stati già sottoscritti.
Gli eventuali repentini aumenti della imposta di soggiorno sarebbero causa per le strutture ricettive di danni economico gravissimi la cui responsabilità andrebbe a ricadere sul Comune. È evidente che molteplici sono i motivi di preoccupazione e di contestazione sottesi alla gestione dell'imposta di soggiorno.
Né il Comune di Fasano può pensare di porre illegittimamente rimedio ai buchi di bilancio derivanti da errate gestioni delle risorse pubbliche ovvero ad evasione fiscale di altre categorie di contribuenza gravando sulle strutture ricettive. Invero la tassa di soggiorno nasce come una tassa di scopo ma nel momento in cui viene tradito il suo precipuo scopo diviene un iniquo balzello idoneo a colpire e danneggiare un intero comparto che assicura un considerevole numero di posti di lavoro sul territorio del Comune di Fasano peraltro strategico nell'economia generale di Codesto Comune. Detta iniqua imposizione porterà gravi danni alle aziende costrette a ridimensionare i costi generali dell'attività tra cui rientra la voce più consistente rappresentata dal personale impiegato.
Con la presente dunque si chiede al Prefetto di convocare un incontro per consentire una collaborazione costruttiva delle parti (Comune di Fasano, operatori del settore anche per il tramite dell'Aba Federalberghi Brindisi) che tenga conto degli interessi e dei valori in gioco sulla questione innanzi esposta preannunciando comunque che si intraprenderanno da parte degli operatori del settore turistico di Fasano assieme alla Associazione degli Albergatori della Provincia di Brindisi tutte le più opportune iniziative, sia giudiziali e non, sia tutte le ulteriori forme di protesta e di resistenza idonee a contrastare l'illegittimo operato dell'Amministrazione Comunale».
Fasano 21.02.2019
di Redazione
22/02/2019 alle 20:09:36
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