Continua la protesta dei vivaisti pugliesi

Fasano - Questa la nota stampa inviata dal Comitato Vivaisti Pugliesi dopo la riunione di lunedì con il Comitato Fitosanitario Nazionale:

Dopo il Comitato Fitosanitario Nazionale di lunedì, nessuna risposta alle richieste presentate dai vivaisti; pertanto, incalzano le proteste per l'impossibilità di produrre e movimentare le piante più importanti della nostra agricoltura, Olivi, Mandorli, Ciliegi, Agrumi, Albicocche, Pomodori, Melanzane, Brassiche e tante altre frutticole ed ornamenteli.

Da inizio anno sono già rimasti a casa oltre 1000 operai e circa 10 milioni di € di fatturato sono andati persi; il tempo delle semine è finito ed insieme ad esso anche il tempo del dialogo. Mercoledì 20 febbraio si torna a manifestare in assessorato, per riprendere le chiavi di 150 aziende vivaistiche pugliesi consegnate nelle mani del''Assessore Di Gioia durante la conferenza stampa di lunedì 11 febbraio, a margine di una protesta con 1000 operai seduti a braccia conserte sui contenitori inutilizzati in una serra vuota a Monopoli.

Se le risposte dell'Assessore Di Gioia non saranno soddisfacenti, la manifestazione proseguirà fino a raggiungere il Palazzo di Presidenza, così da consegnare le chiavi delle aziende e le lettere di licenziamento al Presidente Michele Emiliano. Faremo una catena umana in abiti da lavoro con le braccia conserte perché impossibilitati a lavorare.

Vista la gravità di quanto sta accadendo al vivaismo pugliese per colpa dell'immobilismo della politica e dell'amministrazione regionale, il coordinamento richiede il sostegno a tutte le organizzazioni agricole ed ai sindacati a tutela dei lavoratori.

I vivaisti pugliesi hanno il diritto di coltivare il proprio futuro e custodire la storia della nostra terra!!!