Pit Stop: I giovani necessità dell'oggi e del mondo ecclesiastico

FASANO - “Pit Stop” è stato il nome dell'assemblea parrocchiale di S. Antonio abate svoltasi ieri, lunedì 18 febbraio, presso l'Oratorio del Fanciullo, e dedicata al Sinodo dei Giovani tenutosi durante lo scorso mese di ottobre a Roma. Protagonista della serata è stato Gioele Anni, giovane milanese, giornalista e uditore dell'assemblea sinodale. Si ricorda che il Sinodo, dal tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, è stato indetto da Papa Francesco per riuscire a ridisegnare ed aggiornare il metodo con il quale prendersi cura dei giovani.

L'appuntamento fasanese è stato fortemente voluto dal parroco di S. Antonio abate, don Giorgio Pugliese, che ha deciso di dedicare tutti gli appuntamenti delle assemblee parrocchiali ai giovani e al sinodo a loro dedicato, ma i cui destinatari sono in particolar modo i cardinali, i vescovi, i sacerdoti e tutti i laici. “I giovani non sono il futuro ma l'adesso di Dio” ha affermato il Santo Padre qualche settimana fa e questa frase non può che sottolineare ancor più il ruolo decisivo dei Giovani all'interno della Chiesa.

Grazie alla presenza di Gioele Anni si sono potute ripercorrere le emozioni ma soprattutto le tematiche e i lavori svolti durante l'assemblea sinodale. La Chiesa, che unisce all'opera educativa la promozione umana, risulta distante dal mondo giovanile tanto da indurre questi ultimi ad “essere lasciati in pace” anche per ragioni rispettabili, quali scandali e ruoli passivi affidati ad essi. Il Sinodo è stato dunque un appuntamento per riuscire a riscoprire il “Volto giovane della Chiesa”, che possa ascoltare avendo come effetto positivo la trasformazione del cuore, ovvero la disponibilità a comprendere ed ascoltare realmente, senza trascurare il dialogo intergenerazionale e l'avvento del web e dei social.

Un'iniziativa lodevole che ha potuto rendere concreta la realtà sinodale avvicinandola alle realtà parrocchiali cittadine e che ha ribadito ancora una volta la presenza dei giovani all'interno del mondo ecclesiale non come possibilità ma come necessità.