EDILIZIA E AMBIENTE
Legge n. 14: imprenditori e tecnici fasanesi incontrano tre assessori regionali
Fabiano Amati, Angela Barbanente e Lorenzo Nicastro si sono confrontati con un pubblico attento e soprattutto direttamente interessato alla questione.
Gli assessori regionali Barbanente, Amati e Nicastro
FASANO - L'argomento era di quelli seri e importanti: i vincoli edilizi legati alla legge regionale che tutela gli ulivi secolari . E per discuterlo occorrevano persone altrettanto serie e importanti. Un incontro, quello tenutosi al Laboratorio Urbano di Fasano, non pubblicizzato apposta in quanto non lo si voleva strumentalizzare data la campagna elettorale in corso e che ha messo da una parte tecnici e imprenditori fasanesi e dall'altra la politica, quella che conta. Infatti erano presenti ben tre assessori regionali: Fabiano Amati (Opere pubbliche), Angela Barbanente (Qualità del territorio e Urbanistica) e Lorenzo Nicastro (Ambiente). Al tavolo anche il sindaco di Fasano Lello Di Bari, il consigliere regionale e presidente della commissione consiliare ecologia, tutela del territorio e delle risorse naturali della Puglia Donato Pentassuglia e il direttore Area Ambiente della Regione Puglia Antonello Antonicelli.
Una discussione che si è protratta per ore e che ha toccato diversi aspetti dei problemi legati all'ormai annosa questione dell'espianto delle piante di ulivo quando si è di fronte ad una lottizzazione sul territorio di Fasano. Una legge regionale, la n. 14, ritenuta troppo rigida da agricoltori, tecnici e imprenditori edili, tutti concordi però, con i politici, che a primo posto resta la tutela degli ulivi, patrimonio assoluto della nostra terra. A causa di alcune norme la Regione non rilascia più il parere paesaggistico per i comparti all'interno dei quali sono stati adottate, dal Comune di Fasano, alcune lottizzazioni. Non essendoci il suddetto parere non ci possono essere interventi di alcun tipo e il comparto edilizio è fermo. Il fatto è che ci sono cittadini che hanno acquistato lotti di terreno edificabili, al cui interno ci sono ulivi secolari, in un periodo antecedente la legge regionale e che ora si ritrovano con un pugno di mosche. I tecnici della Regione Puglia sostengono che data la normativa non è possibile edificare i comparti.
La richiesta dei cittadini, espressa dai tecnici e dagli imprenditori, è quella di avere una deroga che comunque tuteli l'albero di ulivo ma nello stesso tempo che si vadano a tutelare i diritti acquisiti cioè quelli cristallizzati con l'adozione e la successiva approvazione del piano regolatore generale a Fasano. Il discorso è quello fatto precedentemente: se un cittadino ha acquistato un terreno edificabile non può una legge giunta successivamente far svalutare il terreno. Si creerebbe un corto circuito legislativo che cancella un diritto affermandone un altro. E proprio su questo problema che si è discusso al Laboratorio Urbano fasanese: come ottemperare all'esigenza della tutela ambientale con quella di chi ha acquistato, in tempi non sospetti, un terreno. Al termine dell'incontro è stato redatto un crono programma di appuntamenti e riunioni tesi a varare una proposta modificativa della legge, una sorta di deroga da presentare in Giunta e consiglio regionale. «Il nostro è stato – ha dichiarato l'assessore Amati - un dibattito di lavoro finalizzato al raccoglimento di idee che permetteranno la realizzazione di opere concrete»
di Alfonso Spagnulo
05/04/2012 alle 04:42:58
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