EMERGENZA XYLELLA
Ass. CoSaTE: Massima solidarietà alla dott.ssa D'Amico
Non si placa la polemica sulla questione Xylella Fastidiosa. Le associazioni CoSaTE Valle d'Itria e Terra d'Egnazia difendono le tesi della dott.ssa D'Amico
Fasano - Questo il testo del comunicato stampa congiunto CoSaTE Valle d'Itria e Terra d'Egnazia:
"Gli incresciosi attacchi contro la Dott.ssa Margherita D'Amico (biologa e patologa vegetale) per aver riportato i dati ufficiali dei monitoraggi della Regione Puglia inerenti la questione Xylella sono la prova di quanto il re sia ormai nudo. L'attacco tanto vile quanto violento che sta subendo D'Amico è testimonianza di quanto alcuni soggetti abbiano più che mai paura che la verità venga a galla. Grazie all'iniziativa “Beni Comuni e Giustizia Ambientale in Puglia: una questione europea”, organizzata dal GUE/NGL, che si è svolta al Parlamento Europeo, e a cui D'Amico ha partecipato su invito della euro parlamentare Eleonora Forenza insieme a tanti altri ricercatori e scienziati, è un ulteriore e preziosissimo tassello in questa direzione. È bene ribadirlo, i dati trasmessi dalla Dott.ssa D'Amico definiti “incredibili” dal Consigliere Amati, “choc” dalla Gazzetta del Mezzogiorno e “al ribasso” da Repubblica, non sono che i dati ufficiali dei monitoraggi effettuati dalla Regione Puglia ad aprile scorso. La stessa Regione Puglia nella figura dell'Assessore Di Gioia in un comunicato stampa (allegato), da corretta interpretazione (così come fatto dalla Dott.ssa), titolando “NESSUN BOOM CASI XYLELLA IN PUGLIA”. Nel comunicato si dava evidenza dei monitoraggi 2017-18 effettuati nelle fasce di contenimento (quindi area infetta) e cuscinetto, mettendo in evidenza come al 23 marzo 2018 il tasso di piante infette sul totale di quelle ispezionate si fosse addirittura ridotto passando dal 2,3% all'1,8%. Inoltre, campionamenti effettuati per conto di TAP, ad aprile 2018 in piena zona infetta (Melendugno), dimostrano percentuali di piante infette ancora inferiori, ovvero di circa lo 0,7%. Il Consigliere Amati farebbe bene a portare memoria almeno dei Comunicati ufficiali dell'ente di cui fa parte. Memoria che, evidentemente, non difetta al Dirigente Casalino (seduto accanto alla Dott.ssa D'Amico al Parlamento Europeo) motivo per cui non si scompone quando li sente citati. Rispetto al Dott. Enrico Bucci, definito “super-esperto” (benché non sia un fitopatologo, tanto meno un batteriologo e nemmeno un epidemiologo!), ci permettiamo di rilevare che non conosce bene quello di cui parla con particolare riferimento alla zonizzazione, avendo dichiarato “in zona contenimento e cuscinetto GENERALMENTE indenni”, quando anche i non esperti sanno che la zona di contenimento si trova nell'area infetta! Pertanto, le argomentazioni sostenute dalla Dott.ssa D'Amico, così come l'iniziativa organizzata dal GUE/NGL, lungi dal negare l'esistenza del batterio, si interrogano (cosa che non fan minimamente il sodalizio tra Amati e Bucci) a 360 gradi sul fenomeno del disseccamento prendendo in considerazione ogni aspetto. Al riguardo, riteniamo gravissima l'accusa di manipolazione dei dati. Per questo proporremo alla Dott.ssa D'Amico di considerare la possibilità di una denuncia penale con il sostegno pieno delle associazioni CoSaTE Valle d'Itria e Terra d'Egnazia. Quanto messo in rilievo dalla Dott.ssa D'Amico, ovvero l'impossibilità matematica e statistica, che le piante infette possano essere 22 milioni, si fonda sui dati ufficiali della Regione Puglia a fronte di circa 440 mila campionamenti effettuati fino a tutto il 2018. Chi si discosta dai dati ufficiali afferma il falso, causa un pericoloso procurato allarme e mina l'incolumità della Dott.ssa D'Amico già oggetto di numerose e preoccupanti invettive. Il monitoraggio del novembre scorso effettuato in zona contenimento (per esempio nelle campagne di Cisternino, Ostuni) e, in particolare, nelle aree contigue a quelle in cui lo scorso maggio erano avvenuti abbattimenti, dimostra (qualora ce ne fosse ancora bisogno) che gli abbattimenti non servono a contenere né l'insetto vettore, tanto meno il batterio, il quale è più che probabile sia ormai diffuso in tutta Italia, oltre che in Europa, come del resto notiziano tra gli altri i ritrovamenti in Toscana e Liguria, in Francia, Spagna, Germania. Al riguardo torniamo a far presente che ad oggi non c'è alcuna evidenza scientifica che sia di conforto alla strategia degli abbattimenti e all'uso di pesticidi (neo-nicotinoidi) come deciso da Regione e Governo: cosa di cui l'EFSA è ben conscia considerando quanto riporta a chiare lettere nei Rapporti del 2013 e 2015. Ieri sera (martedì 12 febbraio ndr), presso il Centro Convegni dell'IRCCS “S. de Bellis” durante l'adunanza straordinaria del consiglio comunale di Castellana Grotte, aperta a tutti, sul tema “Le difficoltà dell'agricoltura nel Sud-Est Barese”, c'è stato un confronto fra la Dott.ssa D'Amico e il Consigliere Amati alla presenza anche della Dott.ssa Percoco dell'Osservatorio Fitosanitario regionale. Ringraziamo il Comune di Castellana Grotte per il senso civico e democratico dimostrato permettendo a chiunque di registrarsi e intervenire. Auspichiamo sia da esempio per altri comuni attenti al proprio territorio e al rispetto della democrazia. Il NEGAZIONISMO è quello di chi nega dati ufficiali ed evidenze scientifiche. La MANIPOLAZIONE è quella di chi gioca con le parole e con i titoli, inducendo a credere in un'emergenza che, in realtà, è tutta democratica."
di Redazione
13/02/2019 alle 22:08:52
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