INIZIATIVA ASSOCIAZIONE
'Avrò cura di te': Humanamente propone un percorso pensato per coloro che assistono un familiare
Il progetto del sodalizio sarà presentato in un incontro pubblico in Biblioteca Comunale. Sarà anche occasione di ascolto e confronto
FASANO - “Avrò cura di te” è un progetto organizzato dall'APS Humanamente di Fasano il cui obiettivo principale è quello di “assistere chi assiste” attraverso dei percorsi durante i quali si affronteranno tematiche legate ad aspetti pratici (come mobilitare il malato, come alimentarlo, come prevenire le lesioni da decubito, etc), ma anche e soprattutto riguardanti le figura del caregiver dal punto di vista psicologico, sociale e legale (come affrontare lo stress delle responsabilità di cui ci si fa carico, come reagire difronte alla morte, come tutelarmi dal punto di vista legale, etc). Il progetto sarà presentato venerdì 19 ottobre alle ore 18,30 presso la Biblioteca Comunale “Ignazio Ciaia” di Fasano: un pomeriggio durante il quale verrà illustrata la realtà assistenziale del nostro territorio, ma soprattutto sarà un momento per l'ascolto e confronto di tutti coloro che quotidianamente combattono silenziosamente la loro battaglia assistenziale, lontano da un mondo che a volte, purtroppo, non sa della loro esistenza. L'ingresso è gratuito.
Il miglioramento generale delle condizioni di vita e del livello di istruzione, insieme ai progressi della medicina, hanno portato all'aumento della speranza di vita: l'Italia è il quarto paese con la più alta speranza di vita – intorno al 82,8 anni. (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico- Health of Glance 2015). Allo stesso tempo però, gli indicatori di salute, rispetto agli altri Paesi OCSE, ci dicono che in Italia, si vive di più, ma si invecchia peggio, a causa dell'elevato sviluppo di malattie croniche come tumori, patologie cardiovascolari e neurodegenerative, etc. Di conseguenza aumentano le persone da assistere.
Si definisce caregiver la persona che, in modo gratuito, volontario ed informale si prende cura del parente non autosufficiente aiutandolo nella quotidianità dell'esistenza. Egli è figlio, nipote,etc che decide di prendere un pezzo della sua vita e di regalarla ai genitori (o altri parenti) ormai anziani. Le stime dicono che sono almeno un milione gli italiani che dedicano un pezzo importante delle loro giornate (e nottate) ad assistere parenti non più autosufficienti. Un numero simile a quello delle badanti di professione, tra regolari e in nero. Le prestazioni svolte, in genere, sono rivolte alla cura della casa, l'accompagnamento alle visite specialistiche, l'assistenza personale del familiare, la somministrazione di medicinali e in piccole attività di medicazione. Raramente, però, il caregiver si cimenta in attività infermieristiche vere e proprie, per via della mancanza di conoscenze tecniche.
L'improvvisarsi caregiver, il rinunciare alla propria vita per far fronte ad una esigenza familiare, porta a notevoli livelli di stress che a lungo andare possono portare a depressione, fino ad arrivare a gravi disturbi mentali e psicologici.
di Redazione
16/10/2018 alle 23:20:06
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