DISAGI
Disavventura di una turista olandese a Fasano-Stazione
L’inefficienza dei mezzi pubblici nel nostro territorio vissuta come un incubo da chi vorrebbe utilizzarli per muoversi nel nostro territorio
Fasano – Una turista olandese, arrivata a Fasano in treno dalla Sicilia per trascorrere qualche giorno di vacanza, racconta a Osservatoriooggi le sue disavventure dal momento in cui è arrivata alla Stazione di Fasano.
«Salve sono Janneke una turista Olandese in viaggio nella vostra bella terra. Sono partita da Messina e dopo 23 ore di treno ho messo piede nella stazione di Fasano, la vostra stazione mi ricorda un po' quei paesi minerari abbandonati, i luoghi dove le persone sono passate ma ora non più, dove una volta c'era vita, ora è un posto dove il tempo si ferma e lì che la padrona è l'attesa, una spessa e collosa attesa che qualcuno o un bus passi a prenderti.
L'attesa per una turista di passaggio con le ore contate è un po' come un foro nella borraccia, vedi ciò che ti serve colare via, e sei preoccupata vedendo calare il livello, alla fine come farebbe qualsiasi assetato nel deserto decido di mettermi in cammino e arrivare a piedi a Savelletri.
Finalmente dopo un pò di chilometri «il mare», dagli scogli posso ammirare l'azzurro del mediterraneo, sentire la brezza dello scirocco ed incontrare gli amici con l'auto che mi porteranno a vedere Alberobello e poi Polignano, si perché mi rendo conto che un turismo con i mezzi pubblici qui da voi non è impossibile.
È surreale, gli autobus sono navi fantasma senza una rotta con destinazione incerta da prendere al volo in stazioni non indicate davanti a tabelle mute e sbiadite.
Davanti a una di queste tabelle in corso Garibaldi ho atteso il mattino seguente alle 6 un autobus non indicato che sarebbe dovuto passare ogni quarto d'ora per la vostra stazione dimenticata, finendo per farmi a piedi il percorso Fasano-Stazione in 40 minuti.
Dicono che quando viaggi porti un po' del posto con te, ora a casa riguardo le foto e penso all'azzurro del mare, ai trulli, agli scogli, al bianco delle case, agli alberi di ulivo, ai profumi di pomodoro, alla pizza e scivolo piano piano mi addormento, ora nel buio apro gli occhi, disorientata, è notte ma ho un sussulto, sudata tocco le lenzuola, meno male sono nel mio letto, sono a Rotterdam, sono in Olanda, sono in Europa... maledetti autobus Fasanesi!».
di Redazione
12/05/2018 alle 22:44:51
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