CAMBIAMENTI PROGETTUALI
Al posto di 'Lido Carenza' nascerà 'Borgo della suina'?
Stanco degli ostacoli burocratici, l'imprenditore Francesco Peccarisi potrebbe avviare un allevamento di maiali sulla costa
FASANO – I cavilli burocratici, la lentezza della macchina amministrativa, il comportamento indisponente di alcuni dipendenti pubblici spesso spingono il cittadino all'esasperazione. E così, può accadere che alla fine un imprenditore disposto a investire nel territorio perda la pazienza, col risultato di rinunciare all'investimento o, se è più determinato, di cambiare il progetto in corso d'opera. È quanto potrebbe accadere per un investimento già previsto sulla litoranea Savelletri-Egnazia, in località Carenza, uno dei tratti di costa fra i più frequentati dai bagnanti fasanesi.
Nell'area prospiciente il mare, di proprietà di Francesco Peccarisi, lo scorso anno fu precluso l'accesso alle auto che per anni si riversavano fin sulla scogliera. Ripulita e attrezzata, quell'area doveva diventare uno spazio in grado di offrire anche molti servizi per i bagnanti. Era anche previsto un parcheggio per le auto realizzato a spese dell'imprenditore, a monte della strada, in parte con accesso gratuito e in parte a pagamento. Ora, a distanza di un anno, Peccarisi, stanco dei continui ostacoli frapposti dai vari uffici amministrativi al suo progetto, sta seriamente pensando di abbandonare l'idea iniziale di realizzare un lido attrezzato con dei chioschetti destinati alla vendita di prodotti della propria azienda agricola ai fruitori del lido (friselle con pomodori regina, insalate e verdure varie) per avviare, invece, un allevamento di maiali nella stessa area che doveva ospitare il lido. Sarebbe già stato individuato il nome da dare all'allevamento: “Borgo della suina”. Che la cosa non sia una delle solite bufale messe ad arte in circolazione, lo testimonia il fatto che sono già stati richiesti i preventivi per la fornitura di una ventina di maiali che, considerata la location dove dovrebbero essere allevati, potranno benissimo prendere il nome de “i pùrche d'anazze”.
«Io non sono abituato a fare polemiche o creare problemi – ha spiegato Peccarisi a Osservatoriooggi –, ma portare avanti questo progetto mi sembra una corsa a ostacoli. Ora è una questione più che altro di principio. Ci siamo confrontati con l'ufficio tecnico a più riprese. Da quel che ho potuto dedurre per utilizzare l'area dal punto di vista turistico, ci sono delle problematiche che si potrebbero risolvere solo attraverso un lungo iter che non mi pare il caso di avviare».
Allora l'imprenditore sta valutando di fare altro in quel terreno di sua proprietà. Essendo imprenditore agricolo e ha la necessità di predisporre un allevamento di suini che fornisca carni a un'altra attività che sarà avviata fra pochi giorni, “Happetito”, di fronte alla stazione di servizio Agip sulla SS 172. Qui sarà venduto il panino gourmet a base di zampina e bombette. Ha fatto ricerche storiche ed è venuto fuori che Egnazia non era un paese di pescatori, ma in realtà un paese di allevatori. E allora l'aziendai, legati a quella vecchia tradizione, vorrebbe rinverdirne i fasti. Ha così pensato di fare un piccolo allevamento..
Non si sa se si tratta di vicende di carattere politico o di carattere amministrativo ma la sensazione avvertita è che spesso nella valutazione dei progetti si applicano pesi e misure differenti. Una politica del genere in questo territorio è sbagliatissima. Per evitare di creare malumori, ci vogliono chiarezza, regole, opportunità e soluzioni uguali per tutti. C'è gente che non vuole speculare, ma creare investimenti, portando avanti idee che devono essere trattate con un'equità. Se così non è, alla fine la gente si stanca e va a investire altrove. Se Peccarisi non fosse legato come una “cozza patella” al nostro territorio, e fosse stato un investitore proveniente da altre aree, sicuramente avrebbe abbandonato l'idea di ogni investimento.
Per la cronaca, Francesco Peccarisi negli ultimi dieci mesi, con i suoi investimenti, ha già creato 30 nuovi posti di lavoro: quindici a Masseria Ancella a Montalbano e 15 al complesso ristorativo “Happetito”. È chiaro che qualora il progetto del “Borgo della suina” dovesse prendere corpo, incontrerà inevitabilmente parecchie contrarietà da parte di operatori turistici dell'area, dove sono ubicati i più prestigiosi e ricercati resort locali.
di Redazione
08/05/2018 alle 12:16:44
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