APPROFONDIMENTO TEMATICO
René De Picciotto ricorre al Tar per i suoi investimenti bloccati su Fasano
L'imprenditore, in una conferenza stampa,ha chiarito le questioni legate a Masseria Pettolecchia e al lido pubblico-privato tra Savelletri e Torre Canne
FASANO – Si è tenuta questa mattina (sabato 7 aprile), a Masseria Pettolecchia, una delle più imponenti strutture storico-architettoniche del territorio fasanese, la conferenza stampa indetta dalla Immobiliare Verdemare srl, una delle società che fa capo al noto imprenditore René De Picciotto. L'incontro, che ha visto la presenza di giornalisti, ma anche di esponenti di spicco del mondo economico e turistico locale (c'era il gotha dell'imprenditoria turistica con la presenza di Marisa Melpignano e la famiglia Muolo ma anche il costruttore Nicola Carparelli), e di figure politiche (per l'amministrazione l'assessore all'urbanistica Gianluca Cisternino oltre ad altri consiglieri comunali come Lello Di Bari, Antonio Scianaro, Gina Albanese, Maria Rosaria Olive, Vito Bianchi, Antonio Pagnelli, Antonella Schena e Tonio Zizzi), è stato voluto per dare comunicazione inerenti i diversi progetti, di stampo turistico e culturale, avviati da De Picciotto. A prendere la parola sono stati anche tre stretti collaboratori dello stesso: l'architetto Paolo Muzzupappa, il dott. Giovanni De Blasio (che si occupa della segreteria generale e degli affari con i tour operator internazionali) e il dottore commercialista Gianleo Moncalvo.
«Nel 2013 ho deciso di investire in Puglia acquistando dapprima Pettolecchia da un imprenditore barese; ho fatto realizzare poi anche un libro sulla masseria, ho messo a posto un patrimonio di circa 3 mila ulivi secolari – ha esordito l'imprenditore De Picciotto –. Dopo un anno e mezzo abbiamo presentato un progetto per fare di questo luogo un centro per avvenimenti sociali, culturali e matrimoni. Ma al momento questo e tanti miei progetti restano bloccati, cosa che non mi capita in altri paesi in cui ho investito, neppure in Russia! Siamo in attesa del giudizio del Tar: non me ne vado anche se perdo ma concentrerò i miei sforzi altrove. Mi accontenterò di dare i miei contributi ai poveri e non al sistema pubblico. Non ho mai voluto fare l'albergatore ma ho scoperto che in questo paese esiste un potere politico e uno dirigenziale. Voglio solo dirvi che qui c'è molto ma non è sfruttato bene – ha concluso –. Vorrà dire che surgelerò investimenti».
Per gli aspetti tecnici, invece, è intervenuto l'arch. Muzzupappa. «René De Picciotto è comproprietario con lo Stato di Pettolecchia che è sottoposta a vincolo – ha spiegato –. Quattro anni fa è stato presentato un progetto per trasformare Pettolecchia in un centro culturale. La Sovrintendenza ha dato l'ok, ma quando il tutto è passato al Comune c'è stata una differenza di opinioni tra i tecnici e i legali della Immobiliare Verdemare srl e quelli del Comune, per i quali l'investimento sia di natura produttiva. Ricordiamo però che Pettolecchia non ricade in una zona rurale ma in una zona di insediamenti ad alto valore culturale. Dopo quattro anni è arrivata una risposta che dà parere negativo al progetto e quindi ora saranno i giudici del Tar a decidere. Il Comune ritiene che a Pettolecchia – che ricordiamo è una fortezza del 1450 – si possa fare solo una residenza o un agriturismo. Non è stata mai convocata una conferenza di servizi, che invece crediamo sia necessaria».
Una conferenza che nessuno ha mai chiesto, e che invece potrebbe servire come costruttivo confronto tra le parti. L'amministrazione, chiamata in causa per gli ostacoli burocratici e i vincoli imposti, come detto, era rappresentata dall'assessore Gianluca Cisternino, che però non ha espresso parere a riguardo. Ricordiamo che, oltre alla questione Pettolecchia, l'imprenditore ha di recente dovuto affrontare l'avvio di indagini relative alla realizzazione di un lido pubblico e di uno privato lungo 2 km di costa, a Savelletri, anch'essi attualmente bloccati e che, inevitabilmente, comprometteranno la visibilità turistica e la vivibilità della zona, come ha avuto modo di ribadire l'imprenditrice Marisa Melpignano nel corso della conferenza.
Giovanni De Blasio ha spiegato che: «De Picciotto ha acquistato altre 6 masserie per realizzarvi case vacanze, che sarebbero state completate da un lido e da un centro per attività culturali a Pettolecchia. Ad oggi di queste masserie ne è attiva solo una. Al momento si riescono a garantire solo 15 posti di lavoro, però se si riuscissero a ristrutturare le altre 5 masserie ci sarebbero altre 20 opportunità di lavoro, aggiunte ai 25 posti previsti per il lido e ai 5 posti per il centro culturale a Pettolecchia. La realizzazione degli altri progetti proposti da De Picciotto garantirebbe almeno altri 50 posti di lavoro sul territorio, oltre all'occupazione indiretta legata alla filiera dei fornitori, degli eventi e degli albergatori». Insomma, occupazione ma anche vantaggi economici, come ha voluto aggiungere il dott. Moncalvo, spiegando che «gli investimenti di De Picciotto porterebbero al Comune dalle 350 mila alle 500 mila euro di oneri edilizi, oltre a moltiplicare per 10 l'Imposta municipale sugli immobili e ad aumentare le tasse relative ai servizi».
Ora non resta che aspettare il Tar. Quello che De Picciotto e i suoi collaboratori si augurano è che le cose possano essere accelerate, senza forzare le norme, ma facendo in modo che queste opportunità non possano scappare.
di Redazione
07/04/2018 alle 19:02:23
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