Al 'da Vinci' di Fasano emozioni per il monologo su Franca Viola

FASANO – Nella mattinata di ieri (giovedì 15 marzo), gli studenti del liceo “da Vinci” hanno organizzato un'assemblea d'Istituto dedicata all'universo femminile. Pertanto, hanno ospitato l'attrice Elena Giove che ha messo in scena il monologo dedicato a Franca Viola, la prima donna che in Italia rifiutò un matrimonio riparatore.

Sul palco dell'auditorium scolastico, da sola, in penombra e con una sola sedia come arredo, a ritmo serrato e voce incalzante, ha descritto la violenza subita da Franca a 17 anni quando fu rapita, segregata e stuprata per giorni da quello che tempo prima era stato il suo ragazzo e da numerosi suoi compari. Nel 1965, secondo l'articolo 544 del Codice Penale (abrogato soltanto nel 1981), il reato di stupro poteva essere sanato attraverso il matrimonio, altrimenti la ragazza avrebbe patito per sempre le conseguenze di simili azioni nella società. Ma Franca si rifiutò, e divenne così simbolo di quelle donne che iniziavano ad emanciparsi in nome della loro libertà.

«Chiamiamoci tutte Viola perché di te resterà solo il nome, mentre di noi resterà il silenzio»: così la Giove ha concluso la sua performance, riscuotendo tanti apprezzamenti dai ragazzi presenti. Al termine dello spettacolo, la stessa ha ribadito «l'importanza di andare contro ogni forma di violenza, contro tutto quello che non ci appartiene. Poter raccontare la storia di Franca ai ragazzi, più o meno suoi coetanei ai tempi del fatto, è un grande privilegio».

La mattinata è proseguita con performance musicali dedicate alle donne e un dibattito.