EVENTO COMMEMORATIVO
La bellezza scritta da Valerio Gentile rivive a 25 anni dalla sua morte a Fasano
La memoria del giovane fasanese, assassinato nel 1993, celebrata attraverso i suoi scritti, letti e raccontati da Fabiano Amati
FASANO- Sono trascorsi 25 anni da quando la città di Fasano pianse per la morte di un suo giovane cittadino assassinato. Da quel 14 marzo del 1993, da quella triste domenica, il nome di Valerio Gentile è associato ad un dramma che ancora non riesce a trovar risposte ma solo domande. Ieri (14 marzo), però, la sua famiglia e la sua città hanno voluto ricordare la figura del giovane e lo hanno fatto cercando e trovando nelle parole tratte dai suoi scritti la bellezza di cui Valerio raccontava.
Il compito di dar l'incipit alla serata è spettato alla signora Margherita Latorre la quale, ringraziando l'amministrazione comunale per il patrocinio dell'evento, ha sottolineato come nel corso degli anni la famiglia di Valerio abbia voluto mantener viva la sua memoria dando vita ad associazioni culturali e premi rivolti a giovani artisti nel campo della musica, del teatro e della scrittura. “Valerio – Guardare in faccia la realtà” non è stato solo il titolo di un evento ma un percorso di conoscenza e riflessione che il consigliere regionale fasanese Fabiano Amati, accettando l'invito della famiglia Gentile, ha saputo offrire ai presenti presso la Sala di Rappresentanza del Comune. «Oltre che una gioia – ha esordito Amati- per me è anche senso di responsabilità. L'intento non è commemorare perché sarebbe semplice ma solo far rivivere Valerio. Il titolo della serata sa di contrappasso: Valerio in ultimo ha visto violenza ed orrore ma da 25 anni nelle sue parole scrutiamo la bellezza di una breve vita».
Un quadro quello presentato da Amati che, nonostante la tragedia che ha colpito il ragazzo, non ha mostrato sbavature e macchie nere. Una bellezza quella scritta da Valerio Gentile che è facile trovare nella realtà quotidiana e nelle passioni del giovane artista fasanese. La bellezza delle sue parole «Attraverso un vocabolario che si infittisce nel tempo e senza il quale non ci è possibile vivere i pensieri». Bellezza della follia dell'artista «Che riesce a guardare altro e riesce a farlo vedere ai suoi lettori». Bellezza dell'armonia e della liturgia «Il linguaggio sacro si distingue da quello comune facendo percepire, così, la bellezza del rito». La bellezza dell'amore «Nonostante ci sia sproporzione tra la sua delicatezza e la malvagità della sua fine». E la bellezza di Valerio e del suo messaggio «Che ci dice di non girare la faccia dall'altra parte, di leggere le sue parole a noi donate ma allo stesso tempo la bruttezza del male ricevuto».
Spazio anche per un momento musicale, grande passione di Valerio Gentile, a cura del giovane trio “Nueva Armonia”. Intervento conclusivo del sindaco Francesco Zaccaria che ha annunciato ai presenti come l'amministrazione comunale stia cercando un luogo adatto affinché la memoria di Valerio resti e duri in eterno.
di Donato Miccoli
15/03/2018 alle 00:45:23
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