'Non abbiamo soldi per combattere la Xylella': anche il sindaco di Fasano scrive alla Regione

FASANO - «Non abbiamo i soldi per attuare le buone pratiche nelle aree pubbliche: la Regione stanzi dei fondi». Arriva da un fronte unico di sei amministratori del nord brindisino la richiesta al governo pugliese affinché si possano individuare forme di ristoro per i comuni, chiamati ad attuare interventi di aratura e potatura contro l'emergenza Xylella fastidiosa. I sindaci di Ostuni, Fasano, San Michele Salentino, Cisternino e Ceglie Messapica ed il commissario prefettizio di Carovigno hanno inviato un ‘istanza ad Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione per chiedere un incontro tecnico, mirato alla pianificazione degli interventi da calendarizzare ed al loro finanziamento. Un'esigenza manifestata già da diverse settimane, ed in particolare durante i primi confronti svolti con i tecnici della Regione, per concertare gli abbattimenti delle piante ritrovate infette in questa area della provincia di Brindisi, tagliata in due in maniera trasversale tra comuni che rientrano nella zona cuscinetto ed altre nelle aree contenimento. Ad accomunare questo territorio il disciplinare disposto dall' Osservatorio regionale Fitosanitario per l'azione di contrasto alla diffusione del batterio, attraverso delle misure che valgono tanto per i privati, quanto per le amministrazioni pubbliche.

Già a Cisternino il 2 febbraio scorso la richiesta venne ufficialmente avanzata a Gianluca Nardone, dirigente regionale del dipartimento agricoltura. In quella circostanza i sindaci anticiparono al delegato del governo pugliese l'assenza di risorse economiche disponibili per mettere in campo le misure indicate per fronteggiare possibili nuovi contagi, che rischiano di moltiplicarsi con l'arrivo delle stagioni più calde. In particolare gli interventi richiesti nei terreni agricoli ma soprattutto su strade e giardini pubblici sono quelli di aratura, trinciatura e fresatura, mirati al controllo della vegetazione spontanea, la cui esecuzione è prevista entro e non oltre il 30 Aprile. «Assodata la necessità che nell'agro di un comune ricadente nella zona “cuscinetto” devono essere rispettate le prescrizioni diffuse dall'Osservatorio fitosanitario regionale – dichiara il sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola promotore dell'iniziativa– si riscontra la difficoltà oggettiva di portare a compimento le buone pratiche indicate su territori estremamente vasti. Il punto della questione è che né la mia amministrazione, né gli altri comuni firmatari della richiesta, hanno le risorse sufficienti per pulire materialmente tutte le aree di competenza pubblica, incluse le strade comunali, le contrade e i percorsi interpoderali. Urge pertanto un incontro con i tecnici e gli amministratori regionali per studiare un programma d'intervento efficiente ed efficace, prima dell'arrivo della primavera».

La piana degli ulivi millenari che caratterizza la fascia adriatica dell'Alto Salento, fino a raggiungere Monopoli, per oltre 50 chilometri, al momento è stata attaccata solo a “macchia di leopardo” dalla xylella fastidiosa. Maggiormente colpita è stata l'area interna a Ceglie Messapica, che rientra nella zona di contenimento, e l'area collinare tra Ostuni e Cisternino, dove nelle scorse settimane si è dato avvio all'eradicazione non solo degli alberi risultati infetti, ma anche delle piante sane nel raggio di 100 metri, tra ulivi, e diverse specie di macchia mediterranea, quelle indicate come possibili “ospiti” del vettore. Una prima fase a cui, ora, deve seguire l'intervento preventivo degli enti pubblici e dei privati per limitare al massimo il rischio di nuovi contagi