Scuola Montalbano: il dirigente ci prova ma i genitori non si convincono

FASANO - Ormai è chiaro. L'incontro di domani (mercoledì 12 settembre) tra il sindaco di Fasano Lello Di Bari e la rappresentanza dei genitori montalbanesi sul piede di guerra è da ultima spiaggia. Neanche la riunione tenutasi ieri sera (lunedì 10 settembre) tra gli stessi genitori riuniti nell'ormai famoso comitato spontaneo e il dirigente scolastico Silvestro Ferrara è servito a smussare le tensioni. Anzi. Proprio il dirigente scolastico, prendendo per primo la parola, ha raccontato cosa sia accaduto sin dallo scorso 25 luglio quando amministratori (sindaco Di Bari in testa) e tecnici lo informarono della volontà di vendere l'immobile della scuola elementare di via Teano e di spostare i bambini delle elementari al plesso “Fortunato” di via Muzio Scevola.

Ferrara ha ribadito che sotto l'aspetto economico il trasferimento è più che conveniente così come anche dal punto di vista didattico. Il dirigente, nel suo lungo discorso, ha cercato di convincere i tanti genitori presenti della convenienza di trasferire i bambini delle elementari in via Muzio Scevola ma i genitori non hanno ceduto. Anzi, hanno incalzato il dirigente con una serie di dubbi e interrogativi che hanno messo a dura prova le convinzioni dello stesso.

Ad un certo punto i genitori hanno chiesto a Ferrara di passare dalla loro parte. Il dirigente ha ribattuto dicendo che avrebbe chiesto, anche in forma scritta, al sindaco Lello Di Bari di tardare il trasferimento fino a quando la viabilità non sarà completata ma ha anche sottolineato che, in caso di rifiuto del primo cittadino, i genitori dovevano scordarsi ogni forma di protesta riguardante la frequentazione della scuola da parte dei bambini. I genitori, però, a questo diktat e impegno morale hanno risposto negativamente in quanto vogliono sentirsi liberi di mettere in atto ogni forma di protesta necessaria a far tornare indietro l'Amministrazione dalla sua decisione. E l'elenco di contestazioni è davvero lungo e ci potrebbero anche essere risvolti clamorosi.