VIAGGIO D'ISTRUZIONE
Studenti della media 'Bianco-Pascoli' di Fasano in Polonia dal 27 al 30 gennaio
L'istituto diretto da Gaetano Di Gennaro ha voluto riproporre, come lo stesso anno, un progetto che vedrà i giovani visitare i campi di concentramento
FASANO - Il 27 gennaio, giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria, è un appuntamento importante per la Scuola Secondaria Statale di I Grado “G.Bianco-G.Pascoli” di Fasano, antesignana di un'esperienza riservata, di solito, alle Scuole Secondarie di secondo grado. Lo scorso anno scolastico la scuola si è resa protagonista di un progetto senz'altro originale, fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Gaetano Di Gennaro, che ha visto impegnati gli alunni in un viaggio di istruzione in Polonia, presso i campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz e Birkenau. La visita in Polonia ha rappresentato e rappresenterà il fulcro del progetto “Viaggio nella Memoria" che vedrà docenti e studenti della “Bianco-Pascoli” impegnati a celebrare il giorno in cui le truppe sovietiche liberarono gli ebrei e quanti erano stati internati nei campi di concentramento di Auschwitz.
Anche quest'anno la “Bianco-Pascoli” sarà presente all'appuntamento con la storia, con una delegazione di ben 45 ragazzi, accompagnati dal Dirigente Scolastico e dai docenti Maria Convertino, Adriana Nardelli, Maria Masi e Marco Tullio D'Amico. Nei giorni dal 27 al 30 gennaio 2018, il gruppo visiterà la città di Cracovia (il quartiere ebraico e le sinagoghe, la fabbrica di Schindler, il Ghetto Ebraico e la sua piazza) e poi Auschwitz-Birkenau; tutti luoghi testimoni di una delle atrocità più laceranti commesse dal genere umano: lo sterminio, perpetrato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, di milioni di ebrei, di omosessuali, di zingari, di comunisti, di testimoni di Geova rinchiusi nei campi di concentramento di Auschwitz e successivamente sterminati nei forni crematori di Birkenau. Le immagini del campo, dei volti di persone che sono morte soffrendo atrocità inimmaginabili; la visita di spazi che hanno visto l'uomo offeso, deriso, torturato, svuotato e privato della propria umanità, trasportano i ragazzi in una dimensione “grigia” dalla quale ritornano con una nuova sensibilità.
La lungimiranza di educatori attenti e sensibili a tematiche così importanti e la risposta positiva data dall'impegno di una comunità scolastica responsabile, permettono di realizzare un percorso educativo e culturale unico e coinvolgente. Dare ad un gruppo così numeroso di ragazzi la possibilità di vivere un'esperienza che cambierà per sempre il loro modo di guardare il mondo e la sua complessità, significa offrire una risposta sociale e civile forte e chiara. La scuola media di Fasano si riappropria così del ruolo e della responsabilità centrali nell'educare e formare i giovani per una cittadinanza attiva proiettata nel domani. Le testimonianze e le emozioni dei ragazzi entreranno a far parte dei racconti quotidiani delle loro famiglie, imponendo una riflessione condivisa, profonda e significativa sui meccanismi che regolano la nostra civiltà. Un'esperienza unica che fornirà ai nostri studenti strumenti nuovi, necessari per decifrare “la foresta di simboli” che li attende al di fuori delle mura scolastiche. Oggi più che mai la scuola è chiamata a rispondere agli imperativi della società: “promuovere, integrare, accogliere e proteggere” (Papa Francesco). Solo così ciò che è stato non potrà più essere.
di Redazione
16/01/2018 alle 05:23:21
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