MASSIMA ATTENZIONE
Centro storico di Fasano spesso inaccessibile ai disabili che temono anche per la chiusura di piazza Ciaia
Il pilomat di via del Balì compromette il libero accesso delle auto dei disabili: la proposta è quella di un valico sorvegliato da una telecamera
FASANO - La chiusura al traffico veicolare di Piazza Ciaia può anche essere considerata una saggia decisione che favorisce il decongestionamento del centro ed un diverso vissuto urbanistico dello stesso. L'importante è che non accada la stessa cosa di quanto già verificatosi con la Zona a Traffico Limitato di via del Balì laddove è stato istituito un pilomat che, però, può essere utilizzato esclusivamente da chi, a vario titolo, è in possesso del telecomando per farlo abbassare cioè i residenti e chi ne faccia richiesta avendone titolo, per esempio i disabili al volante. Ciò però significa, soprattutto per i turisti disabili, negare l'accesso alla suddetta via del Balì, tra l'altro una delle porte privilegiate al centro storico della città e che conduce alla Chiesa Matrice. La soluzione, di impatto economico forse addirittura inferiore a quello del pilomat, potrebbe essere l'istituzione di un valico “sorvegliato” da una telecamera la quale, così come accade in quasi la totalità dei comuni italiani, trasmetterebbe al comando dei vigili urbani le targhe dei trasgressori, cioè i non autorizzati, per i quali scatterebbe la giusta sanzione per l'infrazione.
Certo, i forestieri disabili e con regolare pass rilasciato dal loro comune di residenza, valido su tutto il territorio della Comunità Europea, dovrebbero essere avvisati con una opportuna comunicazione così che possano recarsi presso i vigili urbani e trasmettere il loro numero di targa e copia del pass in modo che evitino la multa. Questo è quello che succede da Otranto fino a Trieste, passando per l'Umbria e il Veneto. Ma senza andare troppo lontano: ad alcuni concittadini fasanesi disabili è accaduto che nella vicina Monopoli, dove esiste un varco videosorvegliato dal quale si accede al centro storico che pullula di ristoranti e caffè ritrovo, sia stato concesso di transitare a condizione che si fossero recati presso la polizia municipale per comunicare le generalità e gli estremi del loro pass. Un bell'esempio di civismo e funzionalità del servizio pubblico. L'auspicio è che i disabili, non solo quelli fasanesi, regolarmente autorizzati, possano circolare liberamente fino in piazza Ciaia dove tuttora insistono servizi pubblici (il Comune) e privati (le banche e i negozi) per potere assolvere ai loro adempimenti. Resta in ogni caso disattesa una delle più classiche promesse elettorali che parlava della istituzione di un disability manager al comune, una figura professionale che dovrebbe e potrebbe risolvere i problemi, non solo logistici, dei disabili. Promessa fatta proprio dalla componente politica che attualmente amministra la città.
di Redazione
13/01/2018 alle 06:08:40
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