POLEMICA INFINITA
Scuola Montalbano: interviene anche l'assessore provinciale Peppino Pace
Continuano le polemiche dopo la decisione da parte dell'Amministrazione comunale di trasferire le classi elementari della frazione nel plesso della scuola media
L'assessore provinciale Peppino Pace
FASANO - Mentre si è in attesa di un incontro chiarificatore tra l'Amministrazione comunale e i genitori contrari al trasferimento delle classi elementari al plesso della scuola media "Fortunato" di via Muzio Scevola ecco l'intervento dell'assessore provinciale montalbanese Peppino Pace. "In merito alle ultime decisioni della Giunta Comunale riguardanti il trasferimento della Scuola Elementare di Via Teano di Montalbano presso la locale Scuola Media “G. Fortunato” pur reputando giustificabile l'accorpamento delle due scuole al fine di ottimizzare le risorse ritengo doveroso fare alcune considerazioni e proposte - scrive Pace -. Alla luce delle comprensibili contestazioni e preoccupazioni espresse da parte della comunità e che condivido non posso, infatti, non sottolineare che una decisione di tale portata doveva e deve essere opportunamente preceduta ed accompagnata da un minimo di progettualità tesa a garantire un razionale ed organico utilizzo dell'immobile ove è ubicata la Scuola Media unitamente alla redazione di quel piano di viabilità più volte richiesto negli scorsi anni da Dirigenti, genitori e rappresentanti istituzionali. Ed in ordine al tema della viabilità e della progettualità, in assenza di chiari intenti da parte dell'Amministrazione, ritengo che una prima soluzione potrebbe venire da un'ordinanza Sindacale che preveda l'apertura di un nuovo sbocco dello stesso Istituto su Via Sadat (attualmente strada chiusa il cui limite è rappresentato proprio dal muro di recinzione della Scuola Media) con evidente facile collegamento con Via XXIV maggio. Una soluzione di tal genere, seppure limitata alle ore di apertura e di chiusura delle scuole, rappresenterebbe sicuramente un passo in avanti rispetto ad una scelta che ai più è apparsa quanto meno frettolosa con tutto ciò che ne consegue. A proposito di scelte frettolose, penso che la decisione - sicuramente a sorpresa - di alienare la sede della Scuola Elementare, avrebbe dovuto meritare almeno un approfondimento considerato che la necessità di “fare cassa” non può prescindere da vecchi e nuovi bisogni della realtà frazionale di Montalbano così come delle altre realtà che richiedono un reale progetto che allo stato non appare. Giova ricordare, infatti, che la realizzazione di quelle opere pubbliche per le quali si chiedono sacrifici economici oggi erano state previste almeno dieci anni fa.
Sostenere, quindi, che il completamento di detti lavori - ribadisco già previsti – sarebbe possibile grazie alla vendita dell'immobile di Via Teano oltre ad essere una ulteriore estenuante richiesta di sacrifici alla comunità locale che tanto ha già dato ed atteso potrebbe apparire ed essere interpretato come un ricatto politico non accettabile dai cittadini, considerato che al limite una eventuale vendita servirebbe per l'attuazione di nuove opere non ancora programmate ma sicuramente da prevedere anche attraverso altre opportunità di finanziamento. Piuttosto, si valuti l'opportunità che quella sede divenga un centro multi servizi capace di rispondere ai diversi bisogni già riconosciuti come indispensabili dalla stessa politica ed in ogni caso dagli stessi cittadini; un centro nel quale – utilizzando e razionalizzando i diversi spazi -accogliere un posto di Polizia Municipale, uno sportello Anagrafe ed A.S.L., un punto di primo soccorso garantito dagli stessi medici di base che operano sul territorio e magari un centro di accoglienza per persone non autosufficienti che potrebbe vedere impegnate le Associazioni di Volontariato operanti sull'intero territorio comunale oltre alla stessa parrocchia. E', difatti, importante che qualunque scelta amministrativa tenga seriamente conto dei bisogni della collettività non potendosi ridurre le decisioni a mere considerazioni di ordine ragionieristico che seppure utili a far quadrare i bilanci non rappresentano da sole una reale risposta alle necessità della gente. Chiedo, pertanto, alle istituzioni preposte di rivedere ed approfondire quanto pianificato ritenendo necessaria ed urgente una più ampia valutazione nel rispetto delle attese dei cittadini che insieme rappresentiamo".
di Redazione
05/09/2012 alle 16:05:09
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