LOTTA INFINITA
'Stop alle trivelle': appello dei sindaci in difesa delle oasi, c'è anche Fasano
Adesione bipartisan all'istanza di Federparchi: i primi cittadini coinvolti chiedono che Gentiloni blocchi la legge in esame al Senato
FASANO - Trivelle a ridosso di aree naturali e riserve. Dalla Puglia un coro trasversale di no. Ad alimentare la protesta, l'ipotesi, contenuta nella proposta di riforma della legge 394 sui parchi, in discussione al Senato. Sul varo, infatti, incombe la scelta di fare cassa consentendo di effettuare nuove ricerche ed estrazioni di idrocarburi all'interno dei parchi. Contro la paventata revisione legislativa, Federparchi nazionale si è fatta promotrice di una petizione, per chiedere direttamente al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di scongiurara tale rischio. E dalla Puglia forte è l'adesione di sindaci e presidenti dei parchi, che in massa stanno rispondendo all'appello di Federparchi nazionale contro le trivelle nei parchi e nelle aree naturali protette.
Tra i primi firmatari in Puglia il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria e poi Enzo Lavarra (Parco Dune Costiere), Cesare Troia (Parco dell'Alta Murgia), Claudio Constanzucci (Parco del Gargano), il Comitato esecutivo Parco Otranto-Leuca e Bosco Tricase, Domenico Vitto (Presidente regionale Anci e sindaco di Polignano a Mare) insieme ai suoi "colleghi" Carlo Salvemini (Lecce), Pasquale Cascella (Barletta), Gianfranco Coppola (Ostuni), Stefano Minerva (Gallipoli), Alessio Valente (Gravina in Puglia), Carmine Brandi (Carovigno) e Luca Convertini (Cisternino).
"Non possiamo credere - affermano i firmatari - che il governo di una democrazia occidentale possa pensare che sia possibile ricercare ed estrarre petrolio all'interno dei parchi. E che a farlo sia proprio il governo italiano, in prima fila per difendere il rispetto degli accordi di Parigi sui cambiamenti climatici, che prevedono una consistente riduzione della produzione energetica da fonti fossili. Stiamo parlando del 10% del territorio nazionale, quello che ospita stambecchi, orsi, aquile, le più belle ed entiche foreste italiane, fiumi, laghi". In atto, sostengono, un vero e proprio assalto ai mari e alle spiagge pugliesi, da Giovinazzo a Monopoli (concessioni Global Petroleum), fino a 13 miglia nautiche al largo di Santa Maria di Leuca passando per Fasano e Ostuni, comuni, questi ultimi, che nei giorni scorsi hanno ribadito laloro contrarietà alle trivellazioni in mare, annunciando la volontà di impugnare i decreti del ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio che autorizzano le ispezioni al largo delle proprie coste con la tecnica dell'airgun. Opposizione assunta nonostante le recenti rassicurazioni del MIse, impegnatosi a non rilasciare nessuna autorizzazione nei prossimi sei mesi, sino a quando il gruppo tecnico non produrrà gli ulteriori elementi di valutazione richiesti a tutela delle coste.
di Redazione
12/11/2017 alle 06:38:39
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