DURA REPLICA
Giuseppe Galeota: 'Lello Di Bari è meglio che stia in silenzio e non parli di sport a Fasano'
Il consigliere comunale delegato allo sport replica a muso duro alle esternazioni dell'ex primo cittadino sulla Consulta dello sport
FASANO - Le critiche rivolte dall'ex sindaco Lello Di Bari alla Consulta dello sport non hanno mancato di scatenare la reazione di chi si occupa della stessa (leggi reazione di Angelo Di Carolo in altro articolo) ma anche dell'Amministrazione comunale che contrattacca con una dura nota a firma del consigliere comunale delegato Giuseppe Galeota. "La ragione per cui abbiamo due occhi e due orecchie, ma una sola bocca, è che dovremmo osservare e ascoltare di più e parlare di meno - scrive Galeota -. Sulla gestione dello sport a Fasano, infatti, l'ex sindaco Di Bari farebbe meglio a restare in religioso silenzio. O, se preferisce, metta da parte la retorica a buon mercato, “indossi” per una volta un paio di scarpe da ginnastica e dimostri sul “campo” i risultati che, in quindici anni di governo cittadino, lui e la sua squadra hanno ottenuto in ambito sportivo. Innanzitutto, ricordo a Di Bari che questa amministrazione, proprio per tributare il giusto riconoscimento a un'eccellenza sportiva della nostra città, ha concesso ai dirigenti, alle istruttrici e alle atlete della Asd Skating la meritata passerella d'onore durante il consiglio comunale dello scorso 29 maggio. Ma, evidentemente, durante la seduta di quel consiglio comunale Di Bari era assente, come spesso accade da quando siede tra i banchi dell'opposizione. L'Asd Skating, peraltro, pur avendone fatta richiesta solamente due settimane fa, godrà, al pari di tutte le associazioni e/o società sportive fasanesi, dell'utilizzo delle palestre comunali per prepararsi al meglio per le gare.
Quanto al problema della cronica mancanza di un palazzetto - continua Galeota -, ricordo ancora al consigliere Di Bari - che tempo fa ne aveva promesso la realizzazione in due anni (nel frattempo ne sono trascorsi quasi venti da quelle dichiarazioni), che quella sua promessa, mai mantenuta, noi la stiamo traducendo in fatti, grazie a un eccezionale lavoro di squadra tra tutti i diversi livelli istituzionali. E tra due anni inviteremo sicuramente anche lui al taglio del nastro. Ricordo anche all'ex sindaco, che tra le sue memorabili imprese in ambito sportivo figura anche l'affidamento diretto degli impianti sportivi comunali, violando così, non solo le norme previste dal codice appalti, ma anche i più elementari principi in materia di trasparenza nella gestione della cosa pubblica. La nostra amministrazione, invece, con la prossima emanazione del bando pubblico, oltre a valorizzare il patrimonio sportivo comunale, anche attraverso progetti di aggregazione sociale e/o giovanile, darà l'opportunità alle associazioni e/o alle società sportive interessate di programmare dettagliatamente gli investimenti da sostenere, attraverso una gestione pluriennale degli impianti sportivi. La Consulta dello sport cittadina, poi, che s'è ufficialmente riunita per la prima volta il 12 aprile 2017, (prima di allora mai esistita), in sei mesi di attività, ha contribuito, di concerto con l'amministrazione, a produrre più risultati positivi di quanto sia stata in grado di produrne in 15 anni l'intera amministrazione di centrodestra. Primi fra tutti, il corso interprovinciale, completamente gratuito, per dirigenti sportivi e le giornate “Crescere con lo Sport”.
Se, poi, non sono queste - conclude il consigliere comunale di maggioranza -, per il consigliere Di Bari, le novità in grado di rivoluzionare culturalmente l'approccio al mondo sportivo, ci indichi lui quali sono, e noi le porremo in essere. Anzi, a dire il vero, una rivoluzione culturale nell'approccio al mondo “sportivo”, l'amministrazione Di Bari l'ha compiuta. La Fasano-Selva, patrimonio storico-culturale della nostra città, una delle cronoscalate più longeve e ambite nel panorama nazionale, quella che, insomma, un tempo era una splendida competizione sportiva, oggi si è trasformata in un evento mondano con veline e tronisti. Tutto ciò, purtroppo, a discapito dei tanti piloti, addetti ai lavori e appassionati che cercano di tenere alta la bandiera di una tradizione che appartiene da sempre alla nostra città, che ne anima la storia più autentica, e di cui noi, tengo a sottolinearlo, siamo i primi sostenitori. È davvero il colmo che chi ha per anni gestito la cosa pubblica con approssimazione da dilettanti, ora dia addirittura lezioni di etica sportiva. Di Bari se ne faccia una ragione: i fasanesi hanno già da un po' di tempo iniziato a comprendere la differenza fra chi ha creato i problemi in questa città e chi con tenacia, pazienza, impegno e dedizione sta cercando di risolverli".
di Redazione
31/10/2017 alle 05:25:38
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